Continua l’indagine radiofonica di Tony Graffio sul mondo della fotografia professionale. Questa sera sono venute a trovarci in studio due restauratrici che ci hanno parlato della loro formazione, delle loro esperienze, del loro lavoro e della loro passione per la fotografia. In molti si chiederanno cosa può esserci di interessante nel campo del restauro; ebbene, il restauro è fondamentale perché bisogna avere una cultura fotografica completa prima di poter mettere mano su una stampa all’albumina piuttosto che su un dagherrotipo o una rara immagine scattata da Luigi Ghirri negli anni ’70. I restauratori sono anche conservatori perché prevenire è meglio che curare e chi ha in archivio decine di migliaia di lastre, negativi o stampe, è meglio che si preoccupi di conservarle nel modo giusto, prima di pensare di salvare qualcosa che rischia di alterarsi perché non è stato mantenuto nell’ambiente più adatto. E poi si sa, il tempo pian piano si riprende tutti i nostri ricordi, inesorabilmente, e fa sbiadire le immagini per sempre, anche quelle che conserviamo nel profondo del nostro cuore.
Non è stato facile organizzare questa puntata perché alcuni ospiti hanno dato forfait, chi perché ha perso la voce, chi perché doveva lavorare fino a tardi, chi perché fa troppe cose, chi perché ha una vita complicata, chi perché preferisce ascoltarci che parlarci, chi perché sa troppe cose e non è stato autorizzato a dircele, chi perché temeva che gli chiedessimo cosa pensasse di cose che forse era meglio tacere, chi perché è fatto a modo suo, chi perché voleva ascoltare Lucio Dalla, ma a Tony Graffio piacciono David Bowie e i New Order… e vuol mettere la musica che piace a lui. Insomma, meno male che dalla nostra parte abbiamo avuto Silvia Berselli e Roberta Piantavigna che oltre ad aver salvato la trasmissione, ci hanno raccontato cose che Voi umani neanche Vi sognate.
Basta. La presentazione di questa quarta parte è diventata talmente lunga che non c’è più posto per la foto di gruppo di fine trasmissione.
Ah, dimenticavo, con noi c’era anche Mark il Bandito che credo prossimamente cercherà di raggiungere Roberta Piantavigna in California.
Perché?! Ma per andare a vedere la Piston Cup!