Un professore della Meiji University in Giappone, Homei Miyashita, ha sviluppato il sintetizzatore Norimaki: una bacchetta leccabile che consente agli utenti di gustare vari sapori senza dover effettivamente consumare cibo. Presentato in questo trimestre, il dispositivo ha cinque noduli di gel fatti di elettroliti che emettono le cinque principali sensazioni gustative: salato, acido, amaro, dolce e umami. Quando l’asta simile al sushi (dal nome del rotolo norimaki) viene accesa, fornisce quantità controllate di ciascun gel/gusto alla lingua, per simulare sapori specifici.
Un giorno, in tutto il mondo, gli spuntini insensati saranno sostituiti da un’insensata (forse più salutare) leccatura del sintetizzatore Norimaki? Chissà! Forse questa innovazione è troppo strana e selvaggia per essere mai adottata dal mainstream.
O… forse no, perché il sintetizzatore Norimaki riflette un grande cambiamento che chiamiamo LAB RATS. Il bisogno umano di una buona salute è diventato così forte che i consumatori stanno abbracciando e sperimentando tipi totalmente nuovi, a volte estremi, di soluzioni per il benessere. Questa tendenza è diventata solo più pronunciata durante il COVID-19, in particolare in Asia. Ad esempio, una sfilza di nuove alternative vegane reinventa ciò che possono essere uova, spam e persino il pollo fritto. Questo è anche il continente in cui si stanno diffondendo nuovi concetti di benessere, come distributori automatici di bevande superfood personalizzati e prodotti per la cura della pelle personalizzati ogni giorno.
Naturalmente, questo non sta accadendo solo in Asia. E questo cambiamento non è riservato esclusivamente ai marchi incentrati sulla salute. Viviamo in un’epoca in cui i marchi commerciali cercano di attingere alla crescente volontà dei consumatori di esplorare e sperimentare il benessere direttamente a casa loro.
Rimani in salute, usa il cervello più che la lingua. Un saluto da TG