Una batteria, un basso, una chitarra, una tromba, un violino e il rap. E quella sensazione lucida, prima ancora della diretta, che insieme avrebbero fatto musica ad alto livello. Provenienze musicali così diverse, che viene da chiedersi come abbiano fatto a incontrarsi e che cosa – quale algoritmo, quale incantesimo – li tenga insieme in quelle sonorità così naturali. Nessun algoritmo, nessun incantesimo. Suonano quello che sanno fare, così come viene, in una contaminazione di stili e generi che è ricchezza e innovazione. Sono i RePRO, e quando sono venuti a Safe and Sound li avremmo fatti suonare, ininterrottamente, fino al giorno dopo.