Come una provocazione, ma dai caratteri discreti, in opposizione a urla, frenesia e meccanicità industriale. Una scommessa (anche): unire mondi apparentemente lontani, creare un ponte tra classico e nuovo, tra cantautorato e pulsazione ritmica, tra elettronica e acustica, tra forma canzone e atmosfere ambient. Essere sofisticati ed essere scambiati per altezzosi, inventare un sottogenere che però gode di rispetto. Dicotomie che grandinano, i misteri dell’industria e quelli del cuore.
Matteo e Davide si lanciano ancora una volta in mare aperto alla ricerca di specie nascoste e significati reconditi. Non serve che portiate i salvagenti, sono in dotazione gratuita. Pinne, boccaglio e sophisti pop.