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2034, un libro scritto da due militari, ci avvisa delle possibili ripercussioni di un’azione di forza per la difesa di Taiwan

L’Esercito Popolare di Liberazione attira la nave da guerra statunitense John Paul Jones e la sua comandante donna fumatrice di sigari Sarah Hunt, insieme ad altre navi da guerra statunitensi che stanno esercitando la “libertà di navigazione” nel Mar Cinese Meridionale, per fornire assistenza al peschereccio cinese Wen Rui. Il comandante Hunt scopre che il Wen Rui ha a bordo “un certo tipo di suite tecnologica avanzata” che merita un’occhiata più da vicino. Nel frattempo, la portaerei a propulsione nucleare dell’Esercito Popolare  di Liberazione Zheng He e altre navi da guerra cinesi si dirigono direttamente verso la flottiglia americana e la circondano. Un attacco informatico cinese interrompe le comunicazioni tra le navi da guerra statunitensi e tra quelle navi e Washington. Gli aerei dell’Esercito di Liberazione Popolare della Zheng He affondano due cacciatorpediniere statunitensi e quando due gruppi di portaerei statunitensi arrivano per unirsi al combattimento, 37 navi da guerra statunitensi, tra cui due portaerei, vengono distrutte. Migliaia di uomini e donne del personale navale americano sono morti. La leadership del Partito Comunista Cinese (PCC) ha creato una crisi nel Mar Cinese Meridionale, zona che era stata rivendicata come propria fin dalla rivoluzione del 1949, spazio utile per esercitare l’influenza  sul Mare Cinese e lanciare l’invasione di Taiwan. I cinesi erano riusciti a vincere così la prima battaglia navale nella Terza Guerra Mondiale. Inizia così “2034, un romanzo della Terza Guerra Mondiale”, di Elliot Ackerman, romanziere ed ex marine che ha prestato servizio in Afghanistan e Iraq, e dell’ammiraglio americano (in pensione) James Stavridis. Il libro si legge d’un fiato fino alla fine di ogni capitolo ci fa chiedere cosa accadrà dopo. È una storia possibile, molto attuale anche ai nostri giorni e ci fa riflettere non poco sugli scenari di guerra che si stanno aprendo in Oriente. Mentre la Cina sta vincendo la battaglia del Mar Cinese Meridionale, gli alleati iraniani della Cina catturano un F-35 americano di quarta generazione pilotato dal maggiore Chris “Wedge” Mitchell, il cui padre aveva pilotato un Mc Donnell Douglas F/A-18 nella Guerra del Golfo, il cui nonno aveva pilotato un A-4 Skyhawk in Vietnam e il […]

Dal Birrificio della Granda di Cuneo nasce la “Birra a Fumetti”

In occasione del Lucca Comics il Birrificio della Granda rivoluziona l’utilizzo delle etichette attraverso la nuova birra “Original Graphic Novel”.   25 ottobre, Lagnasco – Su ogni lattina una scena del fumetto dello straordinario mondo cyberpunk delle GIRLS. Un’iniziativa innovativa lanciata in occasione del Lucca Comics per onorare il mondo degli appassionati di fumetti e creare lattine da collezione, che finalmente svelano lattina dopo lattina come le GIRLS si sono conosciute. I prodotti artigianali di qualità solitamente riescono a raccontare delle storie: quella del territorio in cui nascono, del produttore che li ha creati oltre alla storia culturale che ha generato il prodotto stesso. Il Birrificio della Granda però si è voluto spingere oltre raccontando attraverso la sua nuova birra una vera e propria storia a fumetti, quella delle Girls, le ragazze che da ormai più di un anno, rappresentano le birre artigianali dell’omonima linea. Original Graphic Novel, questo il nome della IPA che verrà lanciata in concomitanza del Lucca Comics, l’evento internazionale dedicato al fumetto d’autore: “Il progetto delle GIRLS è nato in modo molto ambizioso: rendere i valori del nostro birrificio appassionanti legandoli a eroine capaci di far sognare i nostri clienti. Abbiamo iniziato descrivendole sulle lattine e dando ancora più visibilità nel website dove potete trovare i loro profili. Adesso è arrivato il momento di raccontarvi come le GIRLS si sono conosciute e sono diventate una gang! Il lancio sarà fatto in occasione del Lucca Comics per omaggiare tutto il panorama del fumetto e della graphic novel. Abbiamo deciso di produrre una IPA leggera e beverina, con un gusto deciso derivato da una nostra speciale selezione di luppoli ma con un tenore alcolico molto basso, per accontentare tutti. Volevamo renderla anche divertente e da collezione, per questo motivo abbiamo deciso di fare su ogni etichetta una vignetta diversa che raccontasse la storia delle nostre eroine: Le Girls!” Così Ivano Astesana, mastro birraio e titolare di Granda presenta l’ultimo progetto del birrificio. Una storia avvincente che si svilupperà in 48 vignette, numerate e stampate in maniera casuale su ogni lattina di Original Graphic Novel, i curiosi che: i […]

Chi è Nadir Bisan, autore de: “La Cattedrale del Movimento”, sulla riqualificazione della Stazione Centrale di Milano

Nadir Bisan nasce a Rovigo nel 1952, è laureato in architettura e specializzato in storia dei materiali per le costruzioni antiche, è esperto in Beni Culturali ed ha operato in cantieri storici civili, tra i più importanti: Loggia dei Notari – Rovigo (iar/Rovigo- Restauri Formica Milano) Teatro Verdi-Padova (ISG-Rovigo/Mag Padova) Villa Duodo (Scamozzi)-Padova/Monselice (iar/Rovigo-ISG/Rovigo-Trevi Monselice) Villa Pojana (Palladio)-Vicenza/Pojana Maggiore (Svec/Padova-ISG/Rovigo); cantieri religiosi, presso la Chiesa di S.Maria Assunta-Trento/Fiera di Primiero (Frizzera Luciano Restauri/Trento-ISG/Rovigo); la  Chiesa dei Santi Pietro e Paolo-Treviso/Castello Roganzuolo, San Fior (Nicolini/CampodoroISG/Rovigo Chiesa di San Siro-Sondrio/Bianzone (Biancotti/Bianzone-ISG/Rovigo Chiesa di San Lorenzo-Sondrio/Chiavenna (ISG-Rovigo) Chiesa di San Vito al Pasquirolo-Milano (Carsana/Lecco-ISG/Rovigo). È stato consulente tecnico/scientifico al progetto e Direttore Operativo del restauro della Stazione Centrale di Milano (GrandiStazioni/Roma); consulente tecnico scientifico al progetto di restauro conservativo di Palazzo Campo sede del Consorzio di Bonifica Padana Polesana e Delta del Po (Opra/Rovigo); consulente al restauro conservativo della Colonna con Leone alato di Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo (Opra/Rovigo). Ha scritto: Un modello per lo sviluppo turistico di Custonaci e del suo territorio il caso dell’ ”Aghadir” di Pizzo Monaco(2017), Museo del vino ex Baglio Florio ora Adamo, Alcamo/CalatafimiSegesta(2018). Fascino dei luoghi tra Arte, Storia, Natura e Ambiente della Provincia di Trapani (2019), La Cattedrale del Movimento, riqualificazione della Stazione Centrale di Milano Architettura e Storia(2020), La Stazione Centrale di Milano e la Sicilia Occidentale (2020), Elementi simbolici del fascismo in Stazione Centrale di Milano (2021), Il sistema sepolcrale San Primo Milano-Chiesa delle anime del purgatorio Castellammare del Golfo-TP(2021) e diversi saggi e articoli su volumi collettanei con particolare attenzione ai temi della cultura dell’arte e del turismo ambientale. Vive in Sicilia Occidentale, appassionato studioso della bellezza dei paesaggi e dell’interessante storia scrive, dipinge e scolpisce.

Milano annuncia la Settimana della Musica dal 22 al 28 novembre 2021(Milano Music Week)

Sarà Vasco Rossi a inaugurare ufficialmente l’edizione 2021 della settimana della musica di Milano con un esclusivo keynote sul canale streaming della Milano Music Week in occasione della pubblicazione, il 12 novembre, del nuovo album “Siamo qui”. Dopo il successo di una edizione tutta online la “settimana della musica” torna dal 22 al 28 novembre con i nomi più importanti del panorama italiano. I principali attori della filiera, con un ampio programma di appuntamenti in presenza e online, guardano insieme al futuro dell’industria musicale coinvolgendo addetti ai lavori e appassionati. Promossa e fortemente voluta da Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), NUOVOIMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori), ASSOMUSICA (Associazione di organizzatori e produttori italiani di spettacoli musicali dal vivo) Milano Music Week si conferma un evento consolidato e atteso, dopo il successo dell’edizione 2020 online che ha visto 149 appuntamenti fra panel, webinar, workshop, incontri, concerti e dj set, oltre 50.000 ore viste e più di 500.000 visualizzazioni in diretta, 198 artisti, più di 300 professionisti coinvolti. La musica dal vivo e il mondo dei live club saranno al centro della quinta edizione – dal titolo Music Rocks Here – per riportare ancora una volta l’attenzione su uno dei settori più colpiti dalla crisi pandemica che, dopo mesi di stop e continui dibattiti politici, sta finalmente provando a ripartire e a ritrovare il suo pubblico. Non a caso Apollo Milano – popolare club nel cuore dei Navigli e punto di riferimento per il mondo musicale – quest’anno diventerà la nuova casa della Milano Music Week ospitando diversi appuntamenti tra performance live, incontri e panel. Un segnale concreto per la ripresa degli eventi musicali nella città meneghina e un messaggio positivo a supporto dell’intero settore. A partire dalla Città Metropolitana di Milano, capitale della musica e città italiana con il più alto numero di live club, l’obiettivo è infatti quello di sottolineare il bisogno sempre più forte di tornare a vivere l’esperienza e l’emozione di una performance dal vivo restituendo la musica ai suoi luoghi, fermi da troppo tempo. “Nonostante la Milano Music Week non si sia mai fermata, nemmeno nel 2020 in piena pandemia, tornare dal vivo in questa quinta edizione è una grande emozione perché dà […]

Il Beatles Museum di Brescia rinasce presso l’antica birreria Wuhrer

I Beatlesiani d’Italia Associati annunciano con grande piacere la riapertura del Beatles Museum nella storica Sala della Musica dell’Antica Birreria Wuhrer a Brescia, l’inaugurazione è avvenuta Sabato 9 Ottobre con la partecipazione di numerosi appassionati dei Fab Four. La data del 9 Ottobre non è stata casuale, oltre ad essere infatti quella dell’81° anniversario della nascita di John Lennon, che fondò i Beatles, è molto importante da ricordare per i Beatlesiani, anche perché molto vicina a quella di pubblicazione del primo disco dei Beatles “Love Me Do” che avvenne il 5 Ottobre 1962. La riapertura si è svolta alla presenza di vari membri dell’associazione, nonché di collezionisti, ospiti e musicisti entusiasti, invitati all’evento, tra i quali l’amico e “beatlesiano d.o.c.” Alberto Fortis, musicista e autore di brani fantastici come “Fragole Infinite” di chiara ispirazione “lennoniana” che ha offerto una sua splendida esecuzione al pianoforte di “Imagine”. A grande sorpresa, quasi contemporaneamente, è arrivata anche una troupe di Striscia La Notizia guidata da Capitan Ventosa con la quale lo stesso Alberto Fortis, insieme a Rolando Giambelli ed al giovane Michele Caputo alla chitarra, hanno improvvisato una breve gag musicale alla quale ha poi preso parte tutto il pubblico per cantarla tutti insieme, in coro e a tributare alla fine, un caloroso applauso di ringraziamento al gestore della Wuhrer Leo Ruocco che ha deciso di ospitarvi il Museo dei Beatles. Il servizio TV di Striscia La Notizia, che ringraziamo di cuore per il sostegno, dovrebbe andare in onda nei prossimi giorni su Canale 5! Presentati da Emi Baronchelli, che ha pure donato un suo raro vinile dei Beatles al Museo, sono poi intervenuti vari personaggi ed amici coinvolti nella bella storia dei Beatlesiani. E’ arrivato Joe Damiani musicista, batterista e noto compositore, oltre che appassionato dei Fab Four! C’era l’attore Sergio Isonni con il quale si farà uno spettacolo il cui tema sarà presto rivelato. L’amico Giò Veneziani ha invece rilanciato il suo appello affinché la canzone Imagine di John Lennon diventi l’inno di pace mondiale! Matteo Visconte appassionato milanese, ma anche un ottimo pittore, ha donato al Museo una sua fab opera […]

I cinesi stanno studiando come costruire un’astronave lunga un chilometro con gravità artificiale

Il programma spaziale cinese ha nuovamente allo studio un grande progetto; questa volta si parla di costruire una nave spaziale lunga almeno un chilometro. Per avere un paragone, si pensi che la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha un diametro di soli 109 metri, eppure è costata 150 miliardi di dollari (130 miliardi di euro) e ha richiesto trenta missioni nel corso di un decennio per essere costruita. La proposta della Cina riguarda un veicolo spaziale 10 volte più grande della ISS. Può sembrare folle, ma i cinesi ormai ci hanno abituato ad avere a che fare con grandi idee  che possano essere realizzate concretamente. “L’idea è molto ambiziosa, ma nasce dal desiderio di realizzare un pensiero a lungo termine e instillare al progetto uno scopo importante. Questo modo di programmare il futuro non si adatta bene alla forma mentale occidentale, abituata a progettare a breve termine. Ad ogni modo sono convinto che questo progetto non sia semplice propaganda”, afferma lo scrittore spaziale Brian Harvey, autore del libro China in Space: The Great Leap Forward. Non c’è dubbio che la Cina abbia recentemente fatto passi da gigante nell’esplorazione dello spazio. Ha riportato, per analizzarli, campioni di roccia lunare sulla Terra, diventando così il terzo paese dietro gli Stati Uniti e la Russia a farlo; ha fatto atterrare un Rover su Marte, un’impresa che solo gli USA erano riusciti in precedenza a portare a termine e ha effettuato il primo atterraggio sul lato opposto della Luna. Inoltre, la Cina sta ora costruendo la stazione spaziale Tiangong, progettata per rivaleggiare con la ISS. Pensando al futuro, Harvey indica un rapporto cinese pubblicato nel 2009 chiamato Roadmap 2050, che è il progetto di come la Cina prevede di diventare la nazione leader mondiale nello spazio entro la metà del secolo. “L’orizzonte del volo spaziale cinese non è di anni o decenni, ma di mezzo secolo”, dice. In futuro, le missioni su Venere potrebbero rivelare come finirà la vita sulla Terra e ci si aspetta che l’umanità possa tornare presto sulla Luna: questo è quello che ci riserva l’esplorazione spaziale, anche grazie al lancio  dello James Webb Space Telescope, previsto per […]

Incontro internazionale antiautoritario di Saint-Imier 2022

Dal 28 al 31 luglio 2022 si terrà a St-Imier (Jura, CH) un incontro per celebrare il 150° anniversario del Congresso di St-Imier che, nel 1872, vide la fondazione dell’Internazionale antiautoritaria, evento che segna la nascita del movimento anarchico organizzato. L’evento consisterà in 4 giorni di incontri, conferenze, concerti, seminari e varie altre attività. Sarà una grande opportunità per i sostenitori libertari, gli abitanti della regione e non solo, e il pubblico in generale per incontrarsi, dibattere, condividere e sperimentare idee e pratiche libertarie. Sarà anche un’opportunità per coloro che non hanno ancora scoperto la ricca storia di questo movimento per conoscere i suoi contributi al progresso sociale e le sue lotte dai secoli precedenti ai giorni nostri. Cosa fanno gli anarchici oggi? Quali sono le loro idee, le loro opere, le loro azioni? In che modo hanno contribuito alla storia del mondo per più di 150 anni? Cosa possiamo imparare da questo concetto, e perché l’anarchia è più desiderabile che mai? L’anarchia non è affatto caos e mancanza di ordine, ma il contrario: sostiene un approccio antiautoritario e un’organizzazione personale e sociale che promuova l’emancipazione di tutti gli esseri umani. Ciò significa lottare contro ogni forma di oppressione, sfruttamento e autorità imposta, cercando di valorizzare ovunque la libertà (assenza di dominio), l’equità (assenza di privilegio) e l’aiuto reciproco (reciprocità). In questa occasione, saranno attesi partecipanti da tutti i continenti. Tutti gli interessati sono invitati a contribuire all’organizzazione e al successo di questo incontro nel modo che ritengono più opportuno (condivisione di informazioni, contributo di idee, partecipazione a progetti artistici, supporto materiale, ecc.). Se non puoi o non vuoi essere coinvolto nell’organizzazione di un gruppo di lavoro ma vuoi comunque sostenerlo, puoi condividere l’evento nelle reti sociali, e partecipare all’affissione dell’evento nei luoghi frequentati da libertari/attivisti/alternativi delle tue regioni. L’organizzazione necessita di denaro per rendere questo evento finanziariamente accessibile al maggior numero possibile di persone, quindi la tua donazione è benvenuta. Ecco le coordinate bancarie dell’associazione: Caisse d’Epargne Courtelary SA 2608 Courtelary CH-Suisse IBAN: CH28 0624 0575 1121 8190 1 SWIFT (BIC) : RBABCH22240 Versamento a favore di: Association 150 ans […]

Caracol e NextChem producono Beluga: la prima barca a vela al mondo stampata in 3D con materiale plastico riciclato MyReplast™ per la Milano Design Week 2021

Caracol e Nextchem (Gruppo Maire Tecnimont) hanno dato vita a Beluga, un progetto di ricerca congiunto per creare il primo prototipo al mondo di barca a vela stampata in 3D in monoscocca con materiale riciclato MyReplastTM. La barca – simbolo di nuovi inizi, ripartenze ed esplorazione; in quest’occasione anche di un rinnovamento per il mondo della manifattura – è stata presentata nell’edizione 2021 del Fuorisalone di Milano. Caracol lavora con una tecnologia di Manifattura Additiva proprietaria che ha il potenziale di essere utilizzata per migliorare l’efficienza di alcuni processi produttivi e allo stesso tempo fornire una soluzione sostenibile e rispettosa per l’ambiente. I metodi produttivi tradizionali per la produzione di barche a vela sono solitamente soluzioni che richiedono l’uso di stampi, producono scarti, e utilizzano materiali come la vetroresina che faticano ancora a trovare metodi di riciclo efficaci. Per questo Caracol ha pensato di utilizzare il proprio sistema di Additive Manufacturing robotico per produrre lo scafo della barca a vela in monoscocca. Questo sistema robotico di Additive Manufacturing di grandi dimensioni lavora con un estrusore brevettato dall’azienda e un braccio robotico a 6-assi, generando vantaggi significativi in termini di costi, sostenibilità, lead time produttiva e performance. Beluga è stata presentata dal 5 al 10 settembre in una location nel cuore dell’Isola Design District, in Via Angelo della Pergola 11/4, dove durante la settimana diversi ospiti hanno raccontato il progetto e i diversi temi legati al progetto: dall’innovazione in ambito manifatturiero alla circular economy e il recupero della plastica. Si tratta di un viaggio immersivo nel mondo della stampa 3D di grandi dimensioni e delle possibilità che la circolarità dei materiali offre. La plastica e i processi di circular economy che permettono di dare nuova vita ai materiali di scarto, sono i protagonisti dell’installazione, evidenziando il loro potenziale sia per applicazioni di design che per il mondo industriale. Il prodotto MyReplast™ dimostra come materiali riciclati possono essere utilizzati con successo per la produzione di componenti avanzati che hanno requisiti di performance elevati. Caracol, azienda di Lomazzo (CO), nasce dall’idea di superare i limiti della manifattura e trovare alternative più efficienti e sostenibili. Oggi […]

ABBA, un ritorno supertecnologico agli anni ’70 con l’album e il super-show Voyage

Gli ABBA si sciolsero nel 1983, dopo che entrambe le coppie di musicisti: Benny Andersson-Anni Frid Lyngstad e Björn Kristian Ulvaeus-Agnetha Åse Fältskog divorziarono. Quello fu un duro colpo per i fan del gruppo pop svedese perché gli ABBA sono molto amati in tutto il mondo, praticamente da tutti, bambini adulti e super-adulti. Una buona notizia è però arrivata ieri giovedì 2 settembre2021: gli ABBA, dopo 39 anni, hanno un nuovo disco da farci ascoltare, Voyage, e stanno preparando nuovi concerti digitali da farci vedere utilizzando tecnologie cinematografiche digitali all’avanguardia. L’annuncio è stato dato di persona dai membri della band Björn Ulvaeus e Benny, attraverso un evento in livestream di YouTube a cui si sono sintonizzate in diretta circa 200.000 persone in tutto il mondo. Cerchiamo di capire cosa sta accadendo. Voyage, un album composto da 10 nuove canzoni, sarà in vendita dal prossimo 5 novembre 2021 e molto probabilmente sarà un disco che ci farà viaggiare nel tempo riproponendoci sonorità, melodie e ritmi degli anni ’70 del secolo scorso, ma le sorprese non finiscono qui. Dal 27 maggio prossimo verranno proposti al pubblico anche una serie di concerti virtuali in un sito appositamente progettato per questi eventi: la ABBA Arena. Questa sala da concerti è in costruzione nell’Est della di Londra per poter presentare Voyage, una serie di spettacoli che ospiterà tremila persone a notte che potranno guardare e ascoltare gli avatar dei musicisti svedesi esibirsi in 22 canzoni – due nuove e le altre 20 tratte dai vecchi album – e vedere i membri della band nelle sembianze che avevano 40 anni fa.  Sarà uno spettacolo supertecnologico, ma emozionante, un viaggio nel tempo che riproporrà i 4 svedesi esattamente come ci hanno lasciato agli inizi degli anni ’80. Questo “Tour” è stato pensato circa 5 anni fa a Londra. I 4 membri della band decisero che era troppo complicato per loro esibirsi dal vivo, ma volevano comunque esibirsi in qualche modo. Il tutto sarà immensamente complicato nella sua realizzazione (e costoso….) poiché si tratterà di una proiezione digitale in cui verranno utilizzate 160 telecamere per catturare i movimenti dei cantanti che indosseranno tute speciali con sensori su tutto il […]

Quando è troppo è troppo… e se Eric Clapton avesse ragione?

“Questa storia deve finire Quando è troppo è troppo Non posso più sopportare questa stronzata” E.C. Come non essere d’accordo con Eric Clapton? Vogliamo finire tutti schedati e videosorvegliati per colpe che non sono nostre? Chi ha lasciato sfuggire il virus dai laboratori di massima sicurezza si prenda le sue responsabilità e risponda al mondo di ciò che ha fatto, della società globale che vuole costruire e del terrore nel quale vuole che vivano gli esseri umani. “This Has Gotta Stop” è la nuova canzone di Eric Clapton pubblicata pochi giorni fa. Oltre ad essere un bel brano musicale, le sue parole sono un’aperta critica alle imposizioni del governo inglese nell’affrontare la pandemia in corso. Il musicista era già apparso anche nella traccia anti-lockdown di Van Morrison lo scorso dicembre All’indomani del 19 luglio 2021, Eric Clapton aveva dichiarato che non suonerà nei club e nelle sale concerto dove è richiesta la vaccinazione anti-Covid. Più che una posizione No-Vax, la sua è una scelta rispettosa della libertà individuale contro il Green Pass voluto in UK da Boris Johnson. Eric Clapton è contro la discriminazione del suo pubblico e per questo motivo si riserva di cancellare, a suo piacimento, gli impegni precedentemente presi, nel caso sia richiesto ai suoi fan un documento che attesti l’effettuata vaccinazione. Clapton ha avuto una prima reazione farmacologica preoccupante dopo che era stato vaccinato per la prima volta con Astra Zeneca, ma al momento del secondo richiamo, la reazione è stata ancor più drammatica e della durata di 10 giorni, al punto che ha temuto di non poter più suonare la chitarra.  Per questo motivo è contrario all’obbligo vaccinale, come del resto è stato prescritto dalla risoluzione 2361 del 27 gennaio 2021 dal Consiglio d’Europa. La conseguenza di ciò che gli è accaduto potrebbero mettere a rischio molti suoi concerti e si pensa salterà le tappe italiane dei prossimi concerti, previsti per l’anno prossimo anno a Milano e a Bologna Eric Clapton è un convinto critico delle misure messe in atto per affrontare la pandemia di Covid, motivo che lo ha spinto a scrivere la canzone intitolata This […]