Blah Blah Blah Ondarock On Air

Blah Blah Blah Ondarock On Air – La voce estesa: dalle teorizzazioni di Cathy Berberian alle musiche contemporanee

Deviazioni, commistioni, estensioni, la voce oltre se stessa che taglia in due la serata nata per accompagnare il tour italiano di Peter Hammill. Matteo e Davide, dispersi nei labirinti della foniatria, lanciano un S.O.S. a Claudio Milano, artista progressivo, musicoterapista, attore di psicodrammi, cantante professionista e salvatore della patria musicale. In alto i polmoni!

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Sostituiti e sostituiti: quando il cantante se ne va

Quando è il cantante a uscire dal gruppo sono guai seri. Ma invece, sai che c’è, mi ricordo di alcuni casi dove le cose si sono sistemate e anche in fretta, altre ancora che a un cambio di ugola hanno persino raddoppiato i fatturati. Però quella faccia che cambia non mi fa star tranquillo… Matteo e Davide, sadici osservatori di terremoti familiari, si divertono a fare i conti di famiglie rock sfasciate sul più bello, a sorpresa, dopo continui rinvii, attraverso comunicati roboanti, anche perché la musica che ospita le fratture è spesso dura. Occhio alle urla… (In memoria di Paul Di’Anno)

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Ma che genere é !? Geordie Greep e la banda degli indefinibili

Esagerati, ansiosi, bulimici, confusi, irriverenti e, qualcuno sussurra, pure indisponenti; sono quei personaggi che iniziano una canzone in un modo e poi cambiano strada ogni 15 secondi. Non sono pochi, si vocifera, e qualcuno starebbe pensando anche a organizzare un campionato del mondo dei “senza genere”. Matteo e Davide, fulminati sulla via di Geordie Greep, si mettono alla guida di un pulmino carico di artisti indefinibili, di mescolatori di tecniche, di miscelatori di estremismi, di beffardi cantastorie, di bugiardi impenitenti. Scappate prima di essere risucchiati nel vortice del New Sound!

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Rosso di sera…I 50 anni di un disco divenuto fondamentale

Once upon a time… Ci fu un tempo in cui quella che oggi è ammirata come opera definitiva non solo del movimento progressive ma dell’intera storia della musica popolare, con parecchi ringraziamenti provenienti anche dalle frange avanguardiste, l’ultimo capitolo anni 70 targato King Crimson, veniva raccontato con poche righe quando non addirittura tralasciato; e gli stessi protagonisti non è che spendessero chissà quali energie per spiegarne le qualità. Poi un bel giorno, un cantautore da Seattle, dolce ma incavolato, bello e sdrucito, approfittò dell’improvvisa fama mondiale per elencare gli album più importanti secondo Kurt Cobain e tra i dieci prescelti c’era anche RED. Piano piano i ricordi dei reduci si rifecero vividi, gli analisti della critica spostarono qualche stella/pallino verso quel plumbeo grigio arrossato e nel breve volgere di due lustri uno dei capitoli definitivi del rock si palesò in tutta la sua forza, eterna e premonitrice. Matteo e Davide, vecchi giullari di corte, sempre con quell’espressione paternalista da “Cosa vi avevamo detto?”, vi accolgono nella stanza della musica condotta dalla bacchetta sicura di Marco Sgrignoli per scoprire tutti insieme chi si giovò di quel tramonto scarlatto e come sopravvissero i personaggi principali, in attesa dell’alba, ovviamente ROSSA.

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Fuori dalle grinfie dell’indie: pop non è una parolaccia

Un sospetto aleggia nell’aria: schiavi dell’etichetta a tutti i costi e di una conseguente appartenenza di stampo quasi socio-antropologico alla stessa ci siamo scordati del potere della canzone pop, quella modellata in maniera certosina, prodotta con tutti i crismi che solitamente lasciano indifferenti e sospettosi, non da ieri ma da quel dì, i veri appassionati. In Italia “pop” è divenuto nel tempo sinonimo di finto, di poco sincero per i più gentili, “Certo è pop, ma è fatto bene” si legge sui muri social. Matteo e Davide, annoiati dalla noiosa dittatura indie che si crede intellettuale, scoperchiano il temibile vaso di Pandora dell’attuale canzone Pop e… Sarà the last dinner party?

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Oltre quella camera: segreti e bugie del pop barocco

Cosa si nasconde alla fine di quel lungo corridoio, in una comune serata che prelude all’autunno? Una luce fioca accompagna malinconicamente la fine di una stagione o l’abbrivio felice di una nuova? Una tavola imbandita di castagne e uva, voci in lontananza che paiono confondersi e che spingono a origliare. Matteo e Davide, i soliti curiosi della porta accanto, danno il via alla stagione 2024-25, tra entusiasmi, aspettative e i soliti tremori, con la puntina che scivola tra solchi barocchi, scanzonati, umoristici eppure pensierosi. L’indecisione come passpartù di un capolavoro? Troppi interrogativi, ma intanto manca poco per inaugurare un nuovo capitolo della Divina Commedia musicale. Nel mentre, non sbirciate dal buco della serratura, per cortesia…

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Non smette mai di piovere: I 40 anni di Purple Rain

Giunse d’un tratto, con fare solerte e passo felino, aveva con sé un pugno di canzoni e le mani occupate da mille strumenti, tra giravolte, capriole e spaccate; poi inventò un suono che colpì solennemente il centro dell’universo e fu allora che cominciò a piovere… Matteo e Davide, sorpresi e privi di ombrello, cercano riparo e nel mentre ricordano i fasti di Purple Rain, 40 anni dopo, fradici ma contenti. We only want to see you laughing in the Purple Rain.

Blah Blah Blah Ondarock On Air – The Quiet Traveller: David Sylvian Alla Ricerca dell’albero della vita

Un giovane uomo alle prese con mille dubbi, esistenziali, filosofici, spirituali, artistici, fa i bagagli e si dilegua alle prime luci del giorno. Quarant’anni fa David Sylvian trovava una prima soluzione ai suoi dilemmi ed entrava, con calma e soavità, all’interno di una dimensione inedita, in cui la canzone si sposa con la rarefazione, le rime sembrano procedere senza sforzo apparente, i ritmi si dilatano e si trasformano in sculture fatte di aria. Matteo e Davide, soggiogati, oggi come ieri, da spartiti che suonano come un soffio di vento, seguono le orme del fuggitivo, lì dove gli alberi brillano.

Blah Blah Blah Ondarock On Air – My hometown: i sogni americani di Bruce Springsteen

Nessuna distanza tra lui e te, all’interno di una storia che profuma di intimità, solidarietà e condivisione. Lui però è il Boss e l’apparenza può ingannare anche di fronte a una mano tesa. Ma i sogni vanno vissuti fino in fondo e Springsteen ne è stato uno dei cantori più realisti. Matteo e Davide si svegliano all’improvviso e si accorgono che sono trascorsi 40 anni dai giorni in cui Bruce si trasformava in una superstar della porta accanto: Born in The USA ma sembrava così vicino, come un padre, un fratello, un amico e ci si tuffava senza remore in bagni di folla catartici e privi di paura. Dream Baby Dream.

Blah Blah Blah Ondarock On Air – Battle Royale: la sfida del rock italiano anni 90

Alla ricerca della ‘figurina’ mancante: dall’Italia Prog al rock indipendente tricolore anni 80… Ce li ho! E la musica alternativa tricolore ‘so nighties’? Mi manca… Ma no, tranquillo, eccola qui a premiare ogni affanno. A ventisette anni esatti dalla pubblicazione di ‘CRX’ dei Casino Royale, Matteo e Davide, al solito completisti, unificano la sacra trinità del rock ‘azzurro’ con un excursus ricco di sali e scendi, di sorprese e di cani sciolti.