Safe and Sound ha chiuso l’anno con una band di Selvaggi della Val Trompia e con il loro sound, ispirato allo stile irlandese, di strumenti come la cornamusa, la fisarmonica, il violino. Un po’ in Italiano, u po’ in dialetto bresciano, impossibile stare fermi quando parte il loro folk. Come succede in famiglia, poi, abbiamo soffiato tutti insieme sulle candeline dei primi 10 anni di vita di Eco di fondo, del loro teatro etico che sa scavare nelle pieghe della società, dei suo cambiamenti, delle sue fragilità. E lo fa con una delicatezza per cui, proprio in puntata, abbiamo coniato un aggettivo perfetto: ecofondiana. Ci è sembrato calzante, infine, concludere in bellezza regalando dosi massicce di disagio. Quello che un collettivo di cui è impossibile trovare copie in giro, ha saputo leggere e interpretare nel tempo che viviamo: quello che Generazione Disagio porta in scena con irriverenza e con delicatezza. Più che un collettivo, una mamma che ci accetta per quello che siamo. Cosa chiedere di più a una puntata sul Natale?