Safe & Sound

Safe and Sound – A Natale Puoi

Safe and Sound ha chiuso l’anno con una band di Selvaggi della Val Trompia e con il loro sound, ispirato allo stile irlandese, di strumenti come la cornamusa, la fisarmonica, il violino. Un po’ in Italiano, u po’ in dialetto bresciano, impossibile stare fermi quando parte il loro folk. Come succede in famiglia, poi, abbiamo soffiato tutti insieme sulle candeline dei primi 10 anni di vita di Eco di fondo, del loro teatro etico che sa scavare nelle pieghe della società, dei suo cambiamenti, delle sue fragilità. E lo fa con una delicatezza per cui, proprio in puntata, abbiamo coniato un aggettivo perfetto: ecofondiana. Ci è sembrato calzante, infine, concludere in bellezza regalando dosi massicce di disagio. Quello che un collettivo di cui è impossibile trovare copie in giro, ha saputo leggere e interpretare nel tempo che viviamo: quello che Generazione Disagio porta in scena con irriverenza e con delicatezza. Più che un collettivo, una mamma che ci accetta per quello che siamo. Cosa chiedere di più a una puntata sul Natale?

Safe and Sound – Ascolta come mi batte forte il tuo cuore

Abbiamo preso in prestito da Wislawa Szymborska un verso meraviglioso della sua poesia “Ogni caso” e, con quello, abbiamo battezzato una puntata dedicata all’empatia. Quindi abbiamo provato a metterci nei panni degli altri insieme al Teatro dei Gordi, all’associazione Vill@perta e agli amici di Quarto Oggiaro di Milano, a Carlo Alfredo Bassetti e a Federica Vai.

Safe and Sound – Uno, Nessuno e Centomila

Chi siamo? Quante volte ce lo chiediamo, e quante riusciamo a risponderci? Siamo le nostre origini o le traiettorie che cambiamo? E poi, siamo quello che siamo per merito o demerito nostro, o siamo le persone che incrociamo, i luoghi che attraversiamo, le cose che facciamo, quello che sentiamo? E, alla fine dei conti, siamo uno, nessuno o siamo centomila? Una puntata sull’identità insieme a Jacopo Facchi, all’indomani del suo ultimo album “Stray Dogs”, al Aldo Mendichi, organizzatore del Festival della Fotografia Etica di Lodi, nel giorno conclusivo della decima edizione della manifestazione, e a Simome Savogin, scrittore e poetry slammer, che ha da poco messo alla luce il suo ultimo libro “Scriverò finché avrò voce”.

Safe and Sound – The Bright Side Of The Moon

Siamo andati sulla luna. Guidati da Physical Pub, un’associazione di giovani astrofisici e astronomi che scendono dalle cattedre per andare nelle piazze, sui prati, nelle biblioteche a contagiare tutti con la passione per le stelle. Abbiamo allunato con la compagnia Eco di Fondo, alla vigilia dei loro dieci anni di teatro etico che mette i brividi, fa riflettere, fa sorridere e fa uscire dai teatri migliori di come si è entrati. E, dalla luna, siamo entrati nel mondo delicato di Andi & le banane, il nuovo progetto di Ezio Castellano, e del suo album di esordio “I diari della stampella”. Abbiamo scoperto che anche sulla luna viene la pelle d’oca, quando Ezio ci ha parlato delle attività di Shanti/Sahara. Una puntata senza forza gravitazionale. Come sulla luna.

Safe and Sound – Viaggi, Partenze, posti che che abbiamo nel cuore

Nessuna puntata di Safe and Sound è un gioco a somma zero. Succede puntualmente, come una profezia, che ospiti che, fino al momento prima di accendere i microfoni sono perfetti sconosciuti, incontrandosi negli studi di Radio Atlanta, svelino storie che s’intrecciano l’una all’altra in una narrazione di senso e meraviglia. Come se si conoscessero da una vita. Non è un gioco a somma zero perché, quando spegniamo il mixer e torniamo a casa, quello che quelle storie ci lasciano è sempre di più – più grande, più forte, più intenso – di quello che ci mettiamo – in occhi, tempo, testa e curiosità – per preparare le puntate. Quindi, alla fine, vinciamo sempre, ma vinciamo tutti. E qui sta la magia. Per l’ultima puntata di Safe and Sound prima dell’estate abbiamo calato il poker. Abbiamo parlato di viaggi, di partenze, di mete, di radici e di posti che abbiamo nel cuore. Si sono passati il microfono Matteo Bellocchio, docente, autore del blog Travels Telling e coordinatore di WeRoad, Almudena Gonzales de Pablos, responsabile di Casa per la Pace Milano e organizzatrice del Teatro dell’Oppresso Festival, e Francesca Maggioni, responsabile ufficio stampa di Dynamo Camp. Tutti affiancati da un ospite speciale, che mantiene le promesse, che ha rivisto in chiave psicoanalitica i nostri studi e ha definito la radio un “grande utero materno”, un “luogo dell’inconscio”. E’ lo psicoanalista Luca Nicoli, che dall’inizio dell’anno ci fa compagnia con la sua rubrica “L’analista sul lettino”. Stavolta si è raccontato live, in studio. Da uno degli sgabelli rossi che abbiamo a Radio Atlanta.

Safe and Sound – Il Mondo che vorrei

Com’è fatto il mondo che vorremmo? Chi lo abita? Che frequenze ha? Quali intensità? E’ simile a quello che abbiamo già o gli è distante anni luce? Nel mondo che vorremmo sicuramente c’è la musica, quella che ci porta lontano e quella che ci porta a casa, c’è la poesia e il desiderio di tanti, soprattutto giovani, di gridarla piano, e ci sono i sapori che ci nutrono e che ci dicono chi siamo. Ne abbiamo parlato con la band Roberta and the Crossovers, con l’associazione YOWRAS Young Writers and Storytellers e col nostro chef di Masterchef preferito, Davide Aviano, che ci ha fatto un regalo: ha creato il piatto Safe and Sound. Nel mondo che vorremmo, naturalmente, il suo piatto c’è.

Safe and Sound – L’insieme è più della somma della sue parti

Abbiamo domandato ai bambini “Se diciamo l’unione fa la forza, cosa vi viene in mente?”. Perchè la puntata quello è stata: una testimonianza del senso che ha unire le forze, le idee, le risorse, quando si ha un obiettivo comune, che può essere passarsi la staffetta in una corsa che non è solo una gara sportiva, oppure imparare a mettersi all’ascolto di chi non può parlare, o ancora fare rete e condividere pensieri, consigli, paure e speranze quando si ha a che fare con una malattia cronica. Abbiamo parlato di un mondo che non è fatto di parole con il Centro Benedetta D’Intino e di fibrosi cistica con le autrici della pagina Baciati dal Sale. E agli adulti che, prima della puntata, temevano fosse troppo ambizioso fare ai bambini una domanda come quella che abbiamo fatto, non abbiamo risposto niente. C’hanno pensato loro, i nostri piccoli, grandi opinionisti di questo mese.

Safe and Sound – Divertirsi è una cosa seria

Che divertirsi fosse una cosa seria lo sapevamo già. Ma che fosse così importante e che avesse tutta quella vita dentro, no, non lo sapevamo. E che esistessero così tanti modi, per divertirsi, neanche. Per esempio c’è Dynamo Camp, che, con la Terapia Ricreativa, fa del diritto al divertimento il cuore della sua mission. E’ una realtà meravigliosa, si occupa di bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche, dei loro genitori, dei fratelli e delle sorelle. “Un paradiso per noi che sappiamo cosa c’è di peggio nella vita”, l’ha definita un ragazzo. C’è Alessandro Girami, che è tornato a recitare al buio e porta in scena, all’Istituto dei Ciechi di Milano, “Matrioska Circus”: andate a vederlo e diteci se non vi siete divertiti. A Pinerolo c’è YOWRAS, Young Writers and Storytellers, un’associazione che ha come obiettivo quello di rendere la cultura accessibile e divertente e che ha promosso la seconda edizione del Premio Nazionale di poesia Graffiti METROpolitani. E poi c’è Valentina Macchiarulo, che è tornata a trovarci a un anno e mezzo dal suo esordio editoriale con “Leggera come lei”. Non da sola; con Pietro Monopoli e Ferdinando Vitellaro (chiamatelo Fefè), i primi a posare gli occhi sul libro di Valentina, quando stava per nascere. Ci hanno svelato aneddoti e curiosità su “Leggera come lei”, hanno riso, si sono emozionati. E, senza saperlo, hanno dimostrato quanto può essere intensa un’amicizia.

Safe and Sound – La Felicità

Non più il martedì, ma la domenica. Una domenica al mese, pregna, affollata, incandescente. Delle storie che verrete a raccontarci. Domenica 13 gennaio Safe and Sound ha riacceso i microfoni. Ha aperto le porte al Teatro Elfo Puccini, alla compagnia Eco di fondo e all’ANGSA Novara Vercelli, per parlare di “Dedalo e Icaro”, uno spettacolo che mette in scena l’autismo, all’Elfo, dal 15 gennaio al 3 febbraio. Sono tornati in studio gli Underwoods, con tre nuovi singoli, figli di una campagna di crowdfunding al di là delle aspettative. Stefano D’Andrea ha presentato il lavoro per cui si è denudato, a due anni dalla nascita di sua figlia, “Il padre è nudo”, Baldini+Castoldi. Una puntata sulla felicità. Sulla quale, per fortuna, ci hanno detto la loro, attraverso le rubriche “L’analista sul lettino” e “Ce lo dicono loro” (saranno due appuntamenti fissi a Safe and Sound), Luca Nicoli e dieci sapienti, dolcissimi, piccoli opinionisti: Penelope, Alice, Cesare, Sofia, Tommaso, Vittoria, Tiago, Marta, Pietro e Alice.

Safe and Sound – Strade Possibili

A un certo punto arriva anche l’ultima puntata della stagione. E l’abbiamo calvalcata percorrendo tante “strade possibili”. Questo il tema: “le strade possibili”, le scelte che facciamo, le sfide che ci poniamo, le traiettorie che diamo alla nostra vita e che, in un certo senso, fanno il nostro sentiero. Ci dicono chi siamo. Sono stati con noi, per presentarci “Plastic Fantastic”, il loro album di esordio, James and the Butcher. Poi siamo andati in Sicilia, da Fabrizio Ferreri ed Emilio Messina, che la Sicilia l’hanno percorsa sbandando e che ce l’hanno restituita, inedita, in un libro dal titolo “Borghi di Sicilia”. Dopo abbiamo acceso il microfono a Francesca Mineo, che ha presentato il suo nuovo libro “Adozione. Una famiglia che nasce. Guida pratica per i nuovi nonni”. A concludere la puntata, il carisma, la dolcezza, l’intensità di Don Mattia Bernasconi.