In questa seconda parte,parleremo degli effetti fisiologici della Cannabis, ma anche di sessualità; i nostri interlocutori saranno l’Androloga Antonella Bertozzi e lo Psichiatra Alfredo Sbrana.
L’alchimia dell’amore è stata in parte soppiantata dalla chimica del sesso? La farmacologia e l’abuso di alcuni prodotti naturali hanno cambiato anche le dinamiche di coppia?
Sono aumentate le aspettative della donna, che si è fatta più esigente, ma anche quelle dell’uomo che usa questo tipo di aiuto. In tutto ciò ci sono modelli mediatici che hanno creato una serie di stereotipi sessuali. Risultato? La domanda più frequente che viene rivolta ai sessuologi è: “sono normale?”
Il che si è tradotto in un’ansia da prestazione epidemica. È per questo che molti uomini si affidano a sostanze “rilassanti” o “disinibenti” prima di un incontro amoroso? E quali sono i reali effetti a lungo termine dei principi attivi contenuti all’interno di queste sostanze sull’organismo dell’uomo, sulla sua fertilità e sull’umore di chi le assume? È vero che i nuovi strumenti tecnologici e le droghe hanno ucciso il desiderio e l’attesa dell’incontro con il nostro partner? Secondo Jacques Attali stiamo andando verso una società fatta di brevi cicli d’amore ripetuti nell’arco della vita, ma se il livello di testosterone nei giovani si riduce sempre più, cosa ci dovremo aspettare in futuro da una relazione di coppia? Quali sono i comportamenti auspicabili per invertire il corso di queste tendenze e poter vivere la sessualità come una gioia della vita, piuttosto che come un evento che causa ansietà? Che rischi si corrono consumando abitualmente prodotti che contengono alti livelli di THC?