La vera storia di Simone Pianetti

La vera storia di Simone Pianetti

Simone Pianetti, per i suoi tempi, è un uomo particolare: non ama le imposizioni, ha delle idee liberali ed ha un forte spirito imprenditoriale. In più, esercita anche un certo fascino sulle donne; anzi ci fu proprio chi lo descrisse come un bell’uomo, alto e biondo sempre a caccia, non solo di selvaggina.
In Val Brembana era piuttosto conosciuto, ma non proprio benvoluto da tutti, forse per la sua voglia di distinguersi dai suoi compaesani o per il temperamento un po’ troppo sanguigno. Da ragazzo, dopo una discussione con il padre, sparò un colpo di fucile in aria, forse per chiudere il discorso, ma è più probabile che quel gesto di rabbia fosse un atto intimidatorio frutto della sua impulsività.
Sicuramente, i fallimenti commerciali che ha conosciuto per ben tre volte, nel corso della sua vita, dapprima lo hanno abbattuto e forse condotto ad un passo dalla depressione, poi hanno contribuito a gettare benzina sul fuoco e a fargli sviluppare progetti di vendetta e rivincita nei confronti di chi gli aveva procurato problemi e maldicenze. In molti si erano messi di traverso in vari modi, magari negandogli qualche documento che avrebbe potuto rendere più semplici le sue attività lavorative o prendendolo di mira perché, secondo il sentimento comune dei valligiani, non era un buon cristiano.
Simone Pianetti era un uomo forte e aveva l’indole del cacciatore, oltre che una mira infallibile, eppure un giorno per reagire ai molti soprusi subiti decise di agire in modo drammatico, impugnando il suo fucile a tre canne. Quella volta, il suo gesto non fu del tutto imprevisto, con sé infatti aveva una lista di ben quaranta nomi: si trattava dei suoi presunti nemici, tutti coloro che gli avevano fatto del male o avevano contribuito alla sua rovina economica.
Fu così che la mattina di lunedì 13 Luglio 1914 Simone uscì di casa di buonora con propositi bellicosi, il fucile e molte munizioni. Fu visto alla Roncaglia e poi a San Gallo, ma non trovando evidentemente chi stava cercando, tornò in paese e…
Mercoledì 9 febbraio 2022 dalle ore 18,00, con i documenti recuperati del suo bisnipote Denis che ha scritto un libro bellissimo, le parole di Gianfilippo Maria Falsina Lamberti, Principe delle Tenebre del Grand Guignol e la musica dei Folkstone, abbiamo chiarito molti aspetti della vita di un uomo che da molti adesso è visto come un romantico rivoluzionario della Belle Époque. Ricarichiamo in podcast la registrazione della trasmissione che potete selezionare su questa pagina: Frammenti di Spettacolo e Cultura

La Vera Storia di Simone Pianetti

Per poterci raccontare questa affascinante storia, Denis Pianetti è andato alla ricerca dei discendenti delle vittime del suo bisavolo o con persone i cui ascendenti erano entrate in contatto con Simone o che facevano parte della squadra del regio esercito che era andata a cercare, senza fortuna, l’assassino fuggiasco. Figura diventata poi molto popolare nelle valli bergamasche, al punto che dopo 100 anni da quei fatti c’è ancora chi ne parla, chi ne canta la storia o chi inscena spettacoli teatrali in suo onore, o chi come noi trasmette il suo ricordo alla radio. Tony Graffio

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