Speciale Microplastiche a Radio Atlanta: Pierluigi Strafella è uno dei nostri esperti

Speciale Microplastiche a Radio Atlanta: Pierluigi Strafella è uno dei nostri esperti

In occasione dello Speciale “Microplastiche: che cosa sono e come evitarle“, in onda mercoledì 23 giugno 2021, abbiamo invitato a parlare dai nostri microfoni Pierluigi Strafella. Ecco di cosa si occupa. Pierluigi Strafella  è Ricercatore in Ecologia Marina presso il CNR IRBIM di Ancona (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine) dal 2010. Si occupa di valutazione di impatto ambientale dovuto ad attività antropica in mare. È stato imbarcato in più di 100 campagne oceanografiche di campionamento di sedimenti e di fauna, sia sotto costa che offshore, sia su  navi da ricerca che su navi da lavoro. Dal 2012 si occupa di Rifiuti Marini e Plastiche di fondo, specie in Adriatico, valutandone presenza, tipologia, quantità e possibili fonti o attività correlate alla loro distribuzione spaziale in mare. Dal 2017 studia le microplastiche sia nella matrice ambientale che nella fauna marina. Ha studiato la presenza di microplastiche nei mitili (Mytilus galloprovincialis), in microorganismi benthonici (vermi marini) Hediste diversicolor, ed in ultimo negli scampi. Annovera diverse pubblicazioni e conferenze sia scientifiche che di divulgazione, sia nazionali che internazionali. Attualmente tra le diverse attività, si occupa anche di studiare la presenza di microplastiche negli scampi (Nephrops norvegicus) in Adriatico. Tale ricerca ha portato a pubblicare, con il Team del CNR IRBIM, su rivista scientifica internazionale. Ultimo lavoro (2021) sulla rivista Environmental Pollution, Preliminary results on the occurrence and anatomical distribution of microplastics in wild populations of Nephrops norvegicus from the Adriatic Sea. “Le microplastiche hanno invaso la vita di tutti è un nostre dovere conoscerle ed evitarle, per questo abbiamo deciso di parlarne in uno speciale radiofonico che Vi spiegherà chiaramente la gravità e la diffusione di questo problema.” Tony Graffio    

Reset Festival: una call per cercare nuovi talenti nel mondo della musica

Per la tredicesima volta torna _resetfestival, la vetrina e residenza formativa italiana che porta alla luce la musica sommersa. Quest’anno più che mai, romanticismo e voglia di rivederci a Torino. Dal 4 al 9 ottobre 2021. Ti voglio bene. Te lo voglio dire in una canzone che dura più di 3 minuti, nei titoli di coda di un film, in uno sguardo sottopalco, in un abbraccio nel backstage di un concerto, nel timbro sul polso il mattino dopo, in una firma su un vinile, davanti a un cancello al pomeriggio, nella pioggia e sotto il sole.  La Musica ha bisogno di sentirsi dire un “Ti Voglio Bene” da ognuno di noi, ne hanno bisogno i musicisti, i lavoratori, chi la plasma vivendola e chi la fa riprodurre e la riempie di senso ascoltandola. E noi siamo qui per ascoltare. Ecco perché il 17 giugno abbiamo lanciato ufficialmente la _CALL for Entries 2021. Attiva fino al 9 luglio sul sito www.resetfestival.it/home-call, la _CALL dà ad aspiranti musicistə, giornalistə e professionistə dello spettacolo la possibilità di candidarsi per vivere dall’interno il festival. Prodotto da The Goodness Factory, _reset è l’evento dedicato all’innovazione musicale, alla formazione, allo scouting, alla sperimentazione e al networking in campo musicale. Vi aspettiamo a OFF TOPIC, in via Giorgio Pallavicino 35, a Torino dal 4 al 9 ottobre. CERCASI MUSICISTƏ Se sei unə musicistə puoi scegliere di candidarti a _resetfestival stage o _reHUB produzione creativa. Inviaci il materiale che reputi più utile per presentare il tuo progetto, compilando con massima cura i campi richiesti che, come potrai vedere, sono lo stretto necessario per poterti conoscere e familiarizzare con la tua musica. Premessa! Non c’è discriminante di genere, area di provenienza o livello tecnico. L’importante è che i/le candidatə propongano nuova musica originale (no cover band). _resetfestival stage: è l’occasione che aspettavi per incontrare davvero gli addetti ai lavori durante gli incontri di formazione e per salire sul palco e proporre il tuo progetto artistico durante il weekend di _resetfestival. L’esibizione sarà una vera e propria occasione di scouting artistico ed è imprescindibilmente affiancata dai percorsi di formazione proposti da _reset al mattino. Candidati per _resetfestival stage, tutte le proposte saranno ascoltate dalla direzione artistica e […]

Vicenza Jazz 2021

Dal 1° al 10 luglio Vicenza Jazz giunge nel 2021 alla venticinquesima edizione e segna il ritorno dopo la chiusura dovuta alla pandemia. Un anniversario ‘recuperato’ che si svolgerà nel segno di numerose novità. Per la prima volta il festival si terrà in estate, dall’1 al 10 luglio. Molte delle scenografie per i live saranno all’aperto, alcune inedite nella geografia della manifestazione: da Parco Querini ai Chiostri di Santa Corona, il Giardino del Teatro Olimpico, il Tempio di San Lorenzo, Palazzo Chiericati, la Basilica Palladiana, Palazzo Leoni Montanari, l’eterno Teatro Olimpico e il Teatro Comunale. All’interno di una straordinaria varietà di stili, gusti e proposte, immaginate dalla direzione artistica di Riccardo Brazzale, nel programma di Vicenza Jazz 2021 emergono alcuni temi conduttori ben definiti: dal gemellaggio artistico con la Norvegia (con Nils Petter Molvær e Rebekka Bakken tra gli altri), allo spazio particolarmente ampio dedicato ai giovani musicisti e agli artisti italiani (tra i quali spicca Paolo Fresu con Petra Magoni). Le presenze di Brad Mehldau, Gonzalo Rubalcaba e Fred Hersch fanno invece emergere la vocazione per il jazz internazionale più prestigioso, lanciando un nuovo percorso di ascolti: quello dedicato ad alcuni dei più importanti pianisti in attività. Per le prime quattro giornate del festival, Vicenza sarà un avamposto della scena musicale norvegese. La Scandinavia è sempre stata una terra ricettiva nei confronti della musica afroamericana, in tutte le sue storiche espressioni, dallo stile classico allo swing, il bop e le sue evoluzioni. La scena locale non ha tardato ad appropriarsi del vocabolario jazzistico e, ormai da diversi decenni, lo ha integrato nella propria sensibilità nordica. Improvvisazione e forme jazzistiche si sono così fuse con sonorità terse e contenuti tematici dalla cantabilità quanto mai idiomatica. In quattro concerti, sempre al Teatro Comunale, Vicenza Jazz 2021 riuscirà a cogliere tutte queste diverse espressioni, importandole direttamente dalla Norvegia: il trombettista Nils Petter Molvær è l’alfiere di un nu-jazz ad alto tasso tecnologico (1 luglio); il sassofonista Trygve Seim con il suo “Helsinki Song” si dimostra erede dello stile più soave di Jan Garbarek (il 2, in una serata che vedrà svolgersi anche la finale dell’Olimpico Jazz Contest, con i sassofonisti Giovanni Fochesato, Michele Tino, Matteo Zecchi); il gruppo della cantautriceRebekka Bakken sfoggia delle […]

Busto Arsizio in Vinile: una fiera del disco vintage aperta a tutti

L’Associazione 33&45 è lieta di riaccendere i giradischi e alzare il volume per la nuova edizione della festa della musica in vinile più importante della zona. Con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio, all’interno del porticato del cortile del Municipio di via Fratelli d’Italia n.12, vi invitiamo al ‘Busto Arsizio in Vinile’, domenica, 20 giugno 2021, dalle 10:00 alle 19:00. L’obiettivo rimane la promozione della cultura musicale in tutte le forme e supporti tecnici, senza alcun limite o confine: una festa in cui cultori, hobbisti e collezionisti presenteranno il proprio materiale, in tutti i generi e formati. L’intento è proprio quello di soddisfare ogni palato: dal più raffinato collezionista, al curioso appassionato, anche DJ e producers; dal maniaco di seconda mano, a chi è sempre in cerca di buoni affari: troverete tonnellate di supporti audio, vinili e materiale fonografico, CD e DVD, libri, oggettistica, rarità e memorabilia. L’evento si terrà nel rispetto di tutte le norme di sicurezza in materia di contenimento dell’emergenza da Covid-19, con controllo agli accessi, contingentamento e percorsi obbligati alla mostra. Evento a ingresso gratuito, adatto a tutta la famiglia e con conferma anche in caso di maltempo. Si invitano i partecipanti a portare i propri dischi per scambiarli con gli espositori. Quando: domenica 20 giugno dalle ore 10 alle 20. Dove: A Busto Arsizio (VA), in via fratelli d’Italia n. 12, all’interno del cortile del Municipio di Busto A. Ingresso: gratuito Per informazioni chiamare il numero: 3888262495

Australia: sterminati i gatti selvatici prosperano i topi e i serpenti velenosi

Potremmo pensare che tutto abbia avuto inizio nel luglio del 2015, quando il governo australiano dichiarò guerra ai gatti “selvatici”, che altro non erano che felis catus, ovvero gatti domestici che vivevano liberi nell’outback e che facevano stragi di piccoli animali della fauna locale, quali piccoli mammiferi, uccelli e rettili. Si arrivò ad usare piccoli aerei da ricognizione con cui sorvolare le zone più remote gettando salsicce avvelenate per sterminare i gatti e non solo loro…  Un inganno letale per i gatti, ma anche per le volpi, i cani, gli opossum o i conigli a base di carne di canguro, pollo, spezie e un veleno, chiamato 1080, derivato dall’estratto di una pianta locale a cui certi animali alloctoni come i gatti sono molto suscettibili. Lanciare bocconi avvelenati dal cielo  è solo uno dei modi in cui il governo ha cercato di raggiungere il suo obiettivo: ridimensionare la popolazione felina di 2-3 milioni di unità sulla cifra totale di circa 10-20 milioni. Naturalmente c’è anche chi ha preferito sparare ai gatti, chi si è avvalso di trappole e chi li ha cacciati con arco e frecce. Ogni soluzione andava bene per ridurre radicalmente il numero dei gatti “selvaggi” entro l’anno 2020. Alcuni ambientalisti australiani hanno salutando questa soluzione finale come un passo importante verso il rewilding dell’entroterra australiano, o come l’idea migliore per ripristinare la biodiversità del continente australiano al suo stato prima del contatto con l’uomo europeo. Nel centro del Paese, nei pressi del famoso monolite di Ayers Rock, è stata inaugurata una recinzione anti-gatto alta 1,8 metri e lunga 44 km per creare zone di ripopolamento per le specie autoctone. Quando il progetto sarà terminato, la rete arriverà a coprire 180 chilometri e 70mila ettari. Le ragioni di questo sforzo senza quartiere sono da ricercare nell’impatto devastante che questi predatori dall’aria tenera hanno avuto sulla fauna autoctona. Oggi l’Australia vanta la più alta percentuale di estinzioni al mondo, con oltre 100 specie minacciate o considerate quasi estinte. Si stima che i gatti abbiano già contribuito all’estinzione di almeno 28 specie di mammiferi. Il gatto domestico di oggi (Felis catus) è nato come gatto selvatico nordafricano (Felis silvestris lybica). Quando un […]

Una Divina Commedia per Marionette

Spettacolo realizzato con il sostegno del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri al Piccolo Teatro Grassi, via Rovello, 2 Milano. da martedì 8 a domenica 20 giugno 2021, feriali ore 19.30, domenica ore 16, lunedì riposo. durata: 110 minuti senza intervallo prezzi: intero platea 25€ intero: balconata 22€ informazioni e prenotazioni: 0242411889 – www.piccoloteatro.org musica di Danilo Lorenzini scene, sculture e luci di Franco Citterio costumi di Cecilia Di Marco e Maria Grazia Citterio realizzati dalla Sartoria della Compagnia direzione tecnica di Tiziano Marcolegio regia di Franco Citterio e Giovanni Schiavolin i marionettisti: Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Carlo Decio, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Pietro Monti, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette apprendiste marionettiste: Veronica Lattuada, Michela Mantegazza voci recitanti: Loredana Alfieri, Marco Balbi, Carlo Decio, Lisa Mazzotti, Riccardo Peroni, Gianni Quillico, Franco Sangermano, Fiando Ensemble diretto da Marco Seco direzione artistica musicale: Daniele Sozzani Desperati strumentisti: flauto/ottavino, Ilaria Ronchi; clarinetto primo, Filipe Esteves; clarinetto secondo/clarinetto basso, Flavio Fazio; sassofono tenore, Luca Volontè; tromba, Daniele Moretto; corno, Ezio Rovetta; pianoforte, Luca Esposito; soprano, Rosy Anoush Svazlian; theremin, Daniele Sozzani Desperati; violoncello, Fabio Moreddu tecnico del suono Paolo Sportelli – Il Borgo della Musica – Milano registrazione effettuata presso Palazzina Liberty “Dario Fo e Franca Rame” di Milano L’idea di affiancare la marionetta al verso e all’immaginario dantesco risale ad alcuni decenni fa, quando Eugenio Monti Colla, già alla fine degli anni Ottanta, diede incarico agli allora giovani laboratori di ideare e realizzare i primi materiali per un eventuale allestimento. Oggi, a quattro anni dalla sua scomparsa, la Compagnia Carlo Colla & Figli realizza finalmente questo progetto. Come affrontare un’opera di una immensità tale e di una grandezza spropositata rispetto alla dimensione della marionetta? La Carlo Colla & Figli parte da questa particolare dimensione: la marionetta come unità di misura, non solo per le proporzioni dimensionali, ma anche e soprattutto per la capacità evocativa e metaforica del piccolo attore di legno, mosso a distanza dal marionettista e dall’autore che risultano essere i veri demiurghi di un’azione che vive e si articola in un’empatia che […]

Un nuovo reattore a fusione nucleare cinese ci avvicina al sogno di poter disporre di energia infinita

Pochi giorni fa, per 20 secondi il “Sole Artificiale” cinese ha raggiunto la temperatura di 160 milioni di gradi Celsius e per 101 secondi i 120 milioni di °C . Questi sono i nuovi record mondiali che incoraggiano gli studi in questo settore per raggiungere una nuova forma di energia nucleare in grado o di darci energia elettrica illimitata. La svolta è stata annunciata da Gong Xianzu, ricercatore dell’Istituto di fisica del plasma dell’Accademia cinese delle scienze (ASIPP), responsabile dell’esperimento condotto a Hefei, capitale della provincia di Anhui, nella Cina orientale. Il reattore Experimental Advanced Superconducting Tokamak (EAST) è un dispositivo di ricerca sperimentale sulla fusione nucleare molto avanzato; è situato presso l’Istituto di Fisica del Plasma dell’Accademia Cinese delle Scienze (ASIPP) a Hefei, in Cina. Lo scopo del sole artificiale è replicare il processo di fusione nucleare, che è la stessa reazione che alimenta il sole. L’EAST è uno dei tre principali tokamak sperimentai attualmente in funzione in tutto il paese. Oltre all’EAST, la Cina sta utilizzando il reattore HL-2A e J-TEXT. Nel dicembre 2020, HL-2M Tokamak, il più grande e avanzato dispositivo di ricerca sperimentale sulla fusione nucleare della Cina, è stato avviato con successo per la prima volta, e questo fatto può essere considerato come una pietra miliare nella crescita delle capacità di ricerca sull’energia nucleare della Cina. Da quando è diventato operativo per la prima volta nel 2006, l’EAST ha stabilito diversi record per la durata del confinamento di plasma estremamente caldo. Il progetto EAST fa parte della struttura International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER), che diventerà il più grande reattore a fusione nucleare del mondo quando sarà operativo nel 2035. Il progetto include i contributi di diversi paesi, tra cui India, Corea del Sud, Giappone, Russia e gli Stati Uniti. Come funziona il “sole artificiale” EAST? Il dispositivo EAST Tokamak è progettato per replicare il processo di fusione nucleare effettuato dal sole e dalle stelle. Sebbene la fissione sia un processo più facile da eseguire, genera molte più scorie nucleari. Come la fissione, anche la fusione non emette gas serra ed è considerata un processo più sicuro […]

Gli indipendenti dominano i Grammis svedesi, ma non nelle categorie più importanti

Secondo il sondaggio di SIMBA basato sui programmi di rilascio ufficiali compilati dall’IFPI e dall’organizzazione dell’etichetta indipendente svedese SOM all’inizio di quest’anno, le aziende indipendenti svedesi rappresentano oggi quasi il 95% di tutte le uscite musicali svedesi. Non sorprende che gli indie dominino anche le nomination agli Swedish Grammis Awards di quest’anno, che saranno presentati giovedì 3 giugno. Le etichette indipendenti hanno quasi tre volte più nomination delle tre principali case discografiche Universal Music, Sony Music e Warner. Musica. In totale, gli indipendenti contano ben 66 nomination, contro le 24 delle major. Ma queste cifre non raccontano tutta la storia. Nelle tre categorie più importanti; Artista dell’anno, Canzone dell’anno e Album dell’anno, Universal Music, Sony Music e Warner Music dominano con dieci delle 15 nomination. E nel genere commercialmente più grande Pop of the Year, tutti gli atti nominati sono firmati da Sony Music, che è di gran lunga la casa discografica di maggior successo di quest’anno ai Grammi svedesi. Nelle seguenti categorie, gli indie hanno tutte e cinque le nomination di ogni categoria: Alternative Pop, Electro/Dance, Cantautori, Folk, Jazz, Best Children’s album e Music video. Gli indies svedesi hanno anche più successo delle major in categorie come Best New Artist, Soul / R’n’B e Hard Rock / Metal. Le compagnie indipendenti con il maggior numero di nomination sono Playground Music (5), Atenzia Records e Century Media (4), e MadeNiggaMusic, Studio Barnhus, e la compagnia dell’artista Ane Brun Balloon Ranger Recordings (3). Il Grammis di quest’anno si terrà al Södra Teatern di Stoccolma, giovedì 3 giugno. Ricordiamo che il Grammis è il premio musicale più antico e più importante della Svezia, assegnato in una ventina di categorie. Lo scopo del Grammis è quello di attirare l’attenzione e premiare gli artisti, i musicisti, i produttori e i creativi che hanno realizzato interessanti produzioni in vari settori della musica durante l’anno. Grammis è il simbolo della qualità  della vita musicale svedese. È stato organizzato fin dal 1969 da Ifpi Sweden, l’organizzazione di interesse dell’industria musicale di questo paese.

Due medaglie per Ivano Astesana e il suo Birrificio della Granda al Barcelona Beer Challange 2021

Arrivano due prestigiosi premi per il Birrificio della Granda che esce vincitore dal festival di Barcellona. La sesta edizione del concorso internazionale Barcelona Beer Challenge ha visto il Birrificio della Granda trionfare con due medaglie: un oro per GHOSST nella categoria Belgian Blond & Strong Ale e un argento per ÆRO nella categoria American Pale Ale. Le nuove birre di Granda stanno guadagnando sempre più riconoscimenti, dopo le due medaglie vinte a Brussels si consolida quindi la posizione di ÆRO che oltre ad essere una American Pale Ale pluripremiata è anche Gluten Free. La soddisfazione di aver ottenuto questi risultati ad un evento così importante si riflette nelle parole del mastro birraio Ivano Astesana: “Per noi è motivo di orgoglio e grande soddisfazione vedere riconosciuto il nostro lavoro e i nostri sforzi con premi come questi. Ci siamo impegnati molto e abbiamo cercato di affrontare il periodo difficile innovandoci e investendo nella continua ricerca. Siamo davvero felici di essere stati premiati considerando anche la quantità di birre presenti e il livello di questa manifestazione.” Barcelona Beer Challenge è infatti un evento rinomato a livello globale che ospita 50 giudici internazionali e più di 1200 campioni di birre da tutto il mondo. Ricordiamo che lo scorso 7 aprile, Ivano Astesana è stato nostro ospite a Birra & Rock & Roll, spunti per conversazioni evolute da bar e pre-concerto e che durante la trasmissione ha risposto alle domande di Tony Graffio per spiegare al pubblico di Radio Atlanta Milano come fare per riconoscere una birra artigianale di qualità da una birra industriale e a tante altre domande che interessano gli appassionati della fresca bevanda d’orzo fermentato.

Davide Munaretto è uno degli ultimi orologiai capaci di ricostruire pezzi antichi, restaurare orologi e pendole

Mi chiamo Davide Munaretto, sono di Milano, sono appassionato di orologeria e altre materie scientifiche. Ho effettuato studi di meccanica; oltre che di orologeria mi occupo anche di elettronica e di elettrotecnica. Ho un laboratorio di orologeria sito in Milano, in zona Bovisa, specializzato nella riparazione e nel restauro conservativo di orologi antichi e pendoleria, una tradizione che si rinnova da tre generazioni. L’orologeria è sempre stata una tradizione di famiglia iniziata nel primo dopoguerra da mio nonno che dopo essersi trasferito in Svizzera aprì un laboratorio di restauro. I miei genitori rimasero a Milano, dove io nacqui nel 1968. La mia infanzia è intrisa di grandi attrattive e l’orologeria meccanica, l’elettrotecnica e l’elettronica sono da sempre i miei giochi preferiti; ho seguito con grande interesse i lavori del nonno e crescendo decisi di studiare meccanica, ma spinto dai miei familiari, terminati gli studi, intrapresi un cammino aziendale come progettista meccanico, per diventare poi il direttore commerciale di una ditta attiva nel settore dell’illuminotecnica, carica che ho occupato per circa un ventennio. Gli studi mi hanno portato a comprendere in modo molto approfondito quello che avevo imparato da bambino e l’orologeria finì per diventare una materia di approfondimento e un hobby costante. Dopo la morte di mio nonno, il laboratorio e le attrezzature rimasero ferme finché un giorno, la crisi economica e la situazione congiunturale in cui da tempo si trova il Paese portò ad una riduzione del personale nell’azienda per la quale lavoravo. Questa fu la svolta decisiva per ridare forza e vigore al nome e al ricordo del mio caro nonno e cosi decisi di dare vita alla DM Orologeria, un laboratorio che potesse fondere in sé la tradizione e l’innovazione, scostandosi anche in modo irriverente dai canoni dell’orologeria classica sfruttando tecnologie nuove in modo massivo e inusuale. In pochi anni l’azienda penetra nel tessuto milanese stringendo importanti rapporti di collaborazione con i più noti nomi legati all’orologeria di alta gamma e si distingue per le capacità risolutive e progettuali e nel restauro conservativo dell’orologeria antica, settore quest’ultimo in via di estinzione nella tradizione italiana. In breve tempo sono arrivato a stringere un rapporto di […]