Opere di Kenjiro Azuma e 21 alberi di ciliegio per il giardino Zen di piazza Piola

Opere di Kenjiro Azuma e 21 alberi di ciliegio per il giardino Zen di piazza Piola

Il progetto di riqualificazione del giardino Zen presente in piazza Piola intitolato il 25 settembre 2020 all’attrice, regista e drammaturga Teresa Pomodoro, scomparsa nel 2008, è diventato realtà. Dopo cinquanta giorni di lavori, i ventuno ciliegi in fiore e le sculture del giapponese Kenjiro Azuma sono oggi l’attrazione di questo speciale spazio verde, voluto e offerto alla città dal Teatro No’hma di via Orcagna, e dedicato a una cittadina milanese protagonista tra le più importanti della scena teatrale nazionale e internazionale. Domenica 18 aprile alle ore 17 si è tenuta l’inaugurazione di questo spazio urbano trasformato, restituito a Milano libero e senza confini proprio come lo spirito che da sempre anima il cartellone delle stagioni del Teatro No’hma. Il suono di un gong ha dato inizio alla performance del teatro ed ha coinvolto artisti e ballerini, oltre a un dj set, per diversi momenti di musica elettronica e contemporanea e danza classica e butoh. La riqualificazione del Giardino Teresa Pomodoro è espressione del forte legame dello Spazio Teatro No’hma con il territorio urbano di cui fa parte. Allo stesso tempo è il risultato di una collaborazione proficua, prodotto di una felice osmosi tra realtà culturale e artistica e impegno istituzionale, scaturita in una preziosa opera di disseminazione sul territorio.   Il Giardino Zen Teresa Pomodoro vuole essere non solo uno spazio ma anche un progetto condiviso. Per questo motivo è stata attivata una campagna di raccolta fondi per coinvolgere i cittadini e creare così uno spazio di tutti, per tutti. L’inaugurazione del Giardino Teresa Pomodoro rientra nel calendario delle iniziative di Milano Design City (12/18 aprile 2021). Le opere donate alla città Con la riqualificazione del Giardino Zen Teresa Pomodoro, lo Spazio Teatro No’hma ha donato alla città una installazione inedita dell’artista giapponese Kenjiro Azuma, scomparso nel 2016. L’opera è formata da cinque gradoni cilindrici di diverse altezze e accoglie Colloquio, la scultura che rappresenta due rospi in bronzo sorpresi in una conversazione, e MU – 765 Goccia. “La prima opera nasce dal profondo rapporto di amicizia che ha legato Kengiro Azuma a Teresa Pomodoro. I loro colloqui negli anni hanno arricchito la loro […]

Premio Andrea Parodi: a Cagliari il 13 e 14 maggio

Si terranno il 14 e 15 maggio le finali della 13a edizione del Premio Andrea Parodi (nel frattempo proseguono le selezioni per la 14a edizione), l’unico contest europeo di world music, inizialmente previste nello scorso mese di novembre e poi rimandate a causa dell’emergenza sanitaria. La manifestazione, che si avvale della direzione artistica di Elena Ledda, sarà ospitata dal Teatro Sì e Boi di Selargius (Cagliari). Avrà inizio alle ore 18 in entrambe le giornate e verrà trasmessa in streaming sulla pagina della Fondazione Andrea Parodi, organizzatrice dell’evento. I finalisti, come già annunciato, saranno: Alessio Arena (Campania/Catalogna); Ars Nova Napoli (Campania); Eleonora Bordonaro (Sicilia); Elena D’Ascenzo (Abruzzo); Kalascima (Salento); Abramo Laye Senè & Gaalgui World Music Band (Senegal/Sicilia); Maria Mazzotta (Salento); Danilo Ruggero (Sicilia); Stefania Secci Rosa (Sardegna/Portogallo); Still Life (Catalogna). A decretare i vincitori saranno una Giuria tecnica (composta da addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una Giuria critica (giornalisti e critici musicali). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore, alcuni presenti in sala ed altri in remoto. Il Premio è nato per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi (ex voce dei Tazenda), importante esponente della world music italiana e internazionale, scomparso 15 anni fa. È intanto online il bando di concorso della 14a edizione, le cui finali sono in programma a Cagliari dal 7 al 9 ottobre. Il bando è disponibile su www.fondazioneandreaparodi.it ed è aperto ad artisti di tutto il mondo. L’iscrizione è gratuita, mentre la la scadenza è prevista per il 31 maggio 2021. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com ). Dovranno contenere: – 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive, anche già edite; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare); i brani non possono essere solo strumentali e devono essere identificativi di un intero progetto artistico che rientri nei canoni della world music. – testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani; – curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo). Tra tutte le iscrizioni una Commissione artistica selezionerà, in maniera anonima, fra i cinque e i dieci […]

Un originale percorso musicale: Italian Harmonists (in diretta streaming il 14/4 h 21)

Nell’ottica di una Cultura Libera e Gratuita, per tutti coloro che credono in questo principio, sarà possibile seguire da casa, in ogni luogo del mondo, gli spettacoli del Premio Internazionale e alcuni spettacoli scelti, diventando tutti spettatori presenti “virtualmente” nella platea del Teatro No’hma a Milano. Agli amanti della musica e del teatro consigliamo di collegarsi con la pagina https://www.nohma.org/streaming.html del sito: Teatro No’hma di Teresa Pomodoro per assistere all’edizione 2020/2021 dell’applaudita rassegna Armonie&Suoni. Grande musica Per mercoledì 14 aprile, alle ore 21, dal palcoscenico di via Orcagna 2, in diretta streaming è prevista l’esibizione degli Italian Harmonists, cinque artisti provenienti dal coro del Teatro alla Scala, impegnati nel concerto intitolato Un originale percorso musicale. Quattro voci e un pianoforte per una insolita sfida di repertori: da quello classico a quello lirico, passando per intermezzi e ouverture, pagine liederistiche e brani delle opere più famose. Si comincia con Rossini e Verdi, per passare a Brahms e poi lasciare il mondo della musica romantica e moderna per arrivare ad alcune tra le più note canzoni italiane che hanno fatto la storia della radio degli anni Trenta e Cinquanta. Una formazione unica in Italia – nata da un’idea del tenore Andrea Semeraro – capace di conciliare ironia teatrale e duttilità vocale, ma anche rigore tecnico e scrupolosa preparazione. Un progetto ispirato all’ensemble tedesco dei Comedian Harmonists, uno dei gruppi musicali di maggior successo in Europa prima della Seconda Guerra Mondiale, costretto dalle leggi razziali a interrompere l’attività artistica e a separarsi per sempre. Lo spettacolo sarà visibile gratuitamente e senza registrazione sul sito www.nohma.org a partire da mercoledì 14 aprile alle ore 21. Un originale percorso musicale Italian Harmonists tenore: Michele Mauro tenore: Andrea Semeraro tenore: Giorgio Tiboni basso: Sandro Chiri pianoforte: Jader Costa Mercoledì 14 aprile 2021 alle ore 21

Yuval Avital – Etere. Dall’8 aprile al 26 giugno 2021

Come racconta la curatrice Annette Hofmann: “La prima mostra personale di Yuval Avital in Building invita il visitatore a partecipare a un viaggio dentro la narrazione multidisciplinare dell’artista. Nel cuore della pratica di Yuval Avital si situa il momento presente, inteso in senso assoluto, e incentrato sull’esplorazione dei concetti di identità/subconscio, oscurità/luce e amore/desiderio. Ciascun lavoro riflette le qualità formali e materiche di una coscienza e di un’esperienza comuni, le quali originano un cerchio magico non solo dentro l’architettura unica di Building, ma anche all’interno della propria narrativa. Tutte le opere descrivono un’impellente ricerca di verità che porta il visitatore a confrontarsi con il proprio momento presente”. Yuval Avital è conosciuto per le sue grandi installazioni e per la creazione di complesse opere multimediali che sfidano le tradizionali categorie che separano le arti. Avvicinandosi anche alle pratiche dell’arte partecipativa, la sua ricerca comprende l’utilizzo di pittura, scultura, performance, video e fotografia, spesso in dialogo e connubio con la componente sonora. Il progetto di mostra E T E R E, così come tutte le opere su larga scala di Avital, si configura come un ambiente immersivo e totalizzante nel quale confluiscono linguaggi e strumenti espressivi differenti che spaziano dalle tecniche più tradizionali, fino a quelle più innovative e interdisciplinari come le creazioni “icono-sonore”, così definite dall’artista sin dall’inizio della sua ricerca. L’incipit della mostra di Avital è la fiaba Il Cuore e la Fonte tratta dal Racconto dei sette mendicanti del Rabbino Nachman di Breslav1 di cui E T E R E è una trasposizione metaforica, dinamica e sensoriale che si snoda in un percorso espositivo articolato. Nel racconto del Rabbino Nachman, il mondo possiede un Cuore che arde di desiderio per la Fonte d’acqua che si trova all’altra estremità del creato. Anche la Fonte brama il Cuore, ma vivono lontani nel tempo e nello spazio senza possibilità di raggiungersi e senza smettere di desiderarsi. Ma, prima che il giorno finisca e che la Fonte si prosciughi e che, di conseguenza, il Cuore si spenga nel suo dolore mettendo fine anche alla vita del mondo, l’Uomo Giusto regala un nuovo giorno al Cuore, e il Cuore alla Fonte, così che possano rinascere insieme. Come il Cuore del Mondo nella fiaba, l’Uomo […]

Umana Commedia, un omaggio a Dante

È stata denominata “Umana Commedia”, la lettura dei Canti della Divina Commedia di Dante che parte al Teatro Savoia di Campobasso. È il primo appuntamento della Fondazione Molise Cultura per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo poeta, presentato nel giorno in cui, secondo gli studiosi proprio il 25 marzo del 1300, Dante Alighieri inizia la sua discesa agli inferi “Nel mezzo del cammin di nostra vita”. Una lettura senza la presenza del pubblico, come impongono le norme anti Covid, che rientra negli eventi straordinari coordinati da Piazza Dante, la rete nazionale formata dai 42 più importanti, consolidati e apprezzati Festival Culturali italiani che hanno deciso di unirsi per celebrare l’anniversario dantesco del 2021. Per il Molise la Fondazione Molise Cultura parteciperà con Poietika Art Festival, in programma ad ottobre, che ancora una volta testimonia il suo profilo internazionale e la sua riconoscibilità sul piano della programmazione, dell’organizzazione e della qualità delle proposte. Il titolo “Umana Commedia” sottolinea l’idea chiave del progetto ideato da Valentino Campo e Antonella Presutti: la lettura sarà affidata alla gente comune, a chi soffre, a chi è in difficoltà soprattutto in questo delicato momento, ma anche a studenti, professionisti, imprenditori, uomini di Chiesa, personale sanitario che combatte in prima linea, ora più che mai. Così il viaggio con Dante diventa il percorso di vita umano di ciascuno. La lettura dei versi sarà registrata e poi trasmessa sui canali social della Fondazione Molise Cultura a partire da giovedì 8 aprile e ci accompagnerà fino a venerdì 15 ottobre quando Piazza Dante giungerà al culmine con l’appuntamento di Poietika dedicato a Dante. “L’importanza del progetto consiste – dichiara la Presidente di FMC Antonella Presutti – nel recuperare l’umanità del Poeta, rendendola attuale ed operante e incarnandola nella società tutta, da chi in essa è integrato a chi vive ai margini. Ciascuno, individuando alcuni versi dei 33 canti selezionati, darà voce alla propria esperienza di vita e al nesso tra le emozioni provate e il racconto del viaggio dantesco.” UMANA COMMEDIA  33 Canti e 33 Racconti di vita da giovedì 8 aprile 2021 – L’Inferno dal 29 maggio […]

Mediterranea, la Biennale dei Giovani per la prima volta a San Marino

La Biennale del Mediterraneo, organizzata da BJCEM – Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée, presenterà le opere di oltre 70 artisti provenienti da 21 nazioni diverse, per la prima volta ospitate dalla Repubblica di San Marino. Il titolo scelto per la diciannovesima edizione è School of Waters, immaginando la Biennale come una piattaforma collettiva capace di decostruire stereotipi legati all’interpretazione eurocentrica dell’area mediterranea. Dal 15 maggio al 31 ottobre 2021, la Repubblica di San Marino ospiterà Mediterranea 19, la Biennale dei Giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, promossa e organizzata da BJCEM – Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée, Associazione Internazionale con 47 membri e partner da 16 paesi dell’Europa e del Mediterraneo, in collaborazione con la Segreteria di Stato alla Cultura della Repubblica di San Marino, gli Istituti Culturali e l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. La storia della Biennale ha avuto inizio nel 1985 a Barcellona e nel corso di diciotto edizioni è stata accolta da città quali Marsiglia, Valencia, Lisbona, Sarajevo e Atene. La più recente edizione si è tenuta in Albania, a Tirana e Durazzo. Tra le istituzioni che l’hanno ospitata si ricordano anche il MACRO di Roma, il Nottingham Contemporary in Inghilterra o il Museo d’Arte Contemporanea di Salonicco in Grecia. “È un vero onore per la Repubblica di San Marino – afferma Andrea Belluzzi, Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura della Repubblica di San Marino – poter ospitare un importante manifestazione internazionale a carattere itinerante quale la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo. Dopo oltre 50 anni il nostro territorio, da quando tra il ’56 e il ’67 organizzava la Biennale internazionale d’arte, tornerà ad essere al centro della scena culturale. È necessario incoraggiare la produzione culturale dei giovani artisti, favorire e sviluppare una dinamica culturale comune ai Paesi dell’Europa e del Mediterraneo”. “Mediterranea 19 – prosegue Andrea Belluzzi – mette in rapporto fra loro i due maggiori orizzonti ideali di costruzione del nostro futuro politico: il progetto europeista e la sua evoluzione nel Mar Mediterraneo. E lo fa con il linguaggio universale dell’arte, […]

Lu-ting the Merman: danza, musica e poesia per raccontare dei mitici padri fondatori di Hong Kong vittime dell’oppressione coloniale

Da domani 7 aprile sui canali digitali del Teatro No’hma è visibile Lu-ting il tritone, una produzione del Teatro Horizon di Hong Kong, ospitato anche dal Fringe Festival di Edimburgo e in lizza per il premio internazionale del No’hma. Lu-ting the Merman (Lu–ting il tritone) XII Premio Internazionale “Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro” in streaming dal Teatro Horizon di Hong Kong: www.nohma.org Per il settimo appuntamento della dodicesima edizione del Premio Internazionale “Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro” il No’hma propone il teatro di Hong Kong, dopo i successi degli spettacoli provenienti da Corea del Sud, Gran Bretagna, Messico, Slovenia, Cambogia e Polonia. Il Teatro No’hma e il Teatro Horizon si uniscono per raggiungere il pubblico di tutto il mondo, accogliendo, in streaming e online, sul palcoscenico virtuale Lu-ting the Merman, una produzione gioiosa ed evocativa, ma anche intensa e drammatica, firmata Chan Chu-hei, attore e regista multi-premiato, nonché Artista dell’Anno nel 2017. Lo spettacolo – presentato al Fringe Festival di Edimburgo nel 2014 e nel 2018 – narra il mito dei padri fondatori dell’antica Hong Kong, i Lu-tings, leggendaria tribù di tritoni vittima della violenta oppressione coloniale degli umani. Una parabola politica costruita con l’energia di un rituale. Una performance storica e comunitaria per narrare al pubblico eredità e tradizione. Nove attori, alcuni nascosti da teste di pesce – simbolo di tutte le vittime della tirannia – danno vita a un’elegante combinazione tra danza, musica dal vivo e poesia. Con questo evento il Teatro No’hma diretto da Livia Pomodoro crea un altro ponte, questa volta tra Oriente e Occidente, in nome di un teatro contemporaneo e di tradizione, aperto alle contaminazioni, capace di rispecchiare la vita e la società presentando culture e storie differenti per una platea sempre più internazionale che non conosce confini. Lu-ting the Merman sarà visibile in streaming su tutti i canali social YouTube e Facebook del teatro, da mercoledì 7 aprile alle ore 21. Il prossimo paese in concorso per il Premio Internazionale “Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro” è il Giappone, in calendario dal 21 aprile. LU-TING THE MERMAN compagnia Theatre Horizon, Hong Kong di Wong Kwok-kui regia […]

Altered Light, mostra d’arte olografica in New Mexico

Un articolo di Tony Graffio L’olografia, non confondiamoci con l’oleografia che è un procedimento di stampa della seconda metà dell’Ottocento, è una tecnica rivoluzionaria molto recente che possiamo attuare grazie all’introduzione del laser, dagli anni ’60 in poi. Come lascia intendere il suffisso di origine greca, ὅλος, ὁλο: tutto; l’olografia è una scrittura con la luce coerente che è in grado di registrare ogni singolo punto di un oggetto ripreso nella sua interezza e questo permette di riprodurre poi ciò che è stato oggetto della nostra attenzione in maniera pressoché totale, da più punti di vista. Non attraverso l’elaborazione di una visione tridimensionale, ma come una vera copia virtuale in 3 D. Il gioco di parole non aiuta molto nella comprensione quanto potrebbe farlo il ritrovarsi davanti ad una lastra olografica riportante un oggetto al suo interno, o anche al suo esterno… Si tratta di una lastra, normalmente di vetro, trattata con una emulsione sensibile alla luce di grandissima definizione, molto oltre le 900 linee per millimetro, capace di registrare la luce coerente riflessa dal soggetto che proprio per l’incrociarsi di onde luminose dissonanti crea delle frange d’interferenza sulla lastra e più punti di vista dello stesso soggetto, in modo che cambiando il punto d’osservazione davanti alla lastra si riescono a scorgere dettagli del soggetto, proprio come se l’oggetto fosse reale. O meglio, l’oggetto è reale, solo che non ha consistenza fisica, o massa. Per vari motivi, si tratta di una tecnica molto complessa da realizzare, qualcosa di estremamente scientifico che forse può stupire di trovare in una mostra d’arte, proprio perché questo sistema sembrerebbe essere molto più vicino alla tecnica che alla fantasia, ma come spesso capita quando si attua con precisione un procedimento molto complicato, già ci ritroviamo nel mondo dell’arte. O per dirla con parole ancora più esplicite: quando la tecnica è perfetta il risultato è sicuramente artistico. L’aspetto artistico dell’olografia, va oltre la visone dell’artista, ma ha molto a che fare con la chimica e la fisica; di fatto l’olografia è una forma di fotografia tridimensionale e quando non esistono più emulsioni commerciali per “giocare”, molti artisti […]

I 100 dipinti che sconvolsero il mondo, il nuovo libro di Flavio Caroli

Giovedì 8 aprile 2021 verrà pubblicato il nuovo libro di Flavio Caroli edito da 24 Ore Cultura che ripercorre la storia dell’arte attraverso le opere pittoriche più iconiche di sempre, dal Crocifisso di Santa Croce di Cimabue fino ai capolavori delle avanguardie del Novecento. Il volume – che prosegue la collana di saggi d’arte illustrati inaugurata dal successo di “Le 100 mostre che sconvolsero il mondo” – guarda alla storia dell’arte da un punto di vista inconsueto: anziché soffermarsi sulla vita degli artisti o sui movimenti culturali, secondo gli approcci più abituali, sceglie invece di osservare e approfondire le singole opere. Con: “I 100 dipinti che sconvolsero il mondo”,  Flavio Caroli guida i lettori in un affascinante viaggio attraverso otto secoli, alla scoperta dei cento dipinti considerati più innovativi – nella forma e nei contenuti – che hanno cambiato per sempre il corso degli eventi fino ad influenzare i gusti attuali, tanto da diventare dei modelli di riferimento entrati ormai a far parte dell’immaginario collettivo. Dallo straordinario Compianto sul Cristo Morto di Giotto che segna il passaggio dall’astrazione di tradizione bizantina ad una volumetria più viva e concreta delle figure, fino ad arrivare alla celebre Marilyn di Andy Warhol, simbolo ed elogio del consumismo americano, il libro offre al lettore un racconto inedito che mette al centro la forza dell’opera d’arte, la sua capacità di suscitare emozioni e di dare corpo all’immaginario di un’epoca o di una civiltà. Di data in data, per ciascun capolavoro il libro ne approfondisce inoltre il contesto storico e sociale, mettendo in luce le peculiarità che l’hanno portato a segnare un significativo punto di svolta nella storia dell’arte. Le grandi stagioni della pittura scorrono così sotto gli occhi del lettore, in un approfondimento critico che si fonda sulla viva concretezza dei dipinti, dalla ricerca plastica e spaziale del Duecento, passando per la prospettiva rinascimentale e l’uso della pittura ad olio fiamminga, fino alle rivoluzioni linguistiche delle avanguardie tra Ottocento e Novecento, come il pointillisme presente nella maestosa tela di Seurat – Pomeriggio alla Grande Jatte – o il cubismo del celeberrimo Les Demoiselles d’Avignon di Picasso. E ancora, la sensualità atmosferica del colore nella Tempesta di Giorgione, la scoperta del reale nella Canestra di frutta di Caravaggio, la personificazione del sentimento rappresentata ne L’incubo di Füssli: ogni conquista di […]

Lele Roma, un curioso DJ del Rock psichedelico

Lele Roma è un DJ torinese che da circa 35 anni  naviga nel mondo della musica Rock, con particolare attenzione alla musica degli anni ’60, perché, come afferma lui stesso: <Ci innamoriamo tutti della musica del decennio in cui siamo nati.>. Lele ha iniziato a raccogliere dischi rarissimi fin dalla più tenera età, ha fatto girare gli LP in vari club e discoteche della sua città, poi dal 1990 al 2014 ha inondato l’etere torinese dalle emittenti locali, RTP prima e poi radio Flash, raccontando le storie più belle del mondo del Rock ‘n’ Roll. Ha viaggiato da un’epoca all’altra con tematiche che vanno dal Rock psichedelico degli anni ’60 al Beat italiano e inglese, fino ai brani di tendenza degli anni ’80/’90 e 2000, facendo ballare almeno due  generazioni di rockers torinesi. Tra le feste più riuscite, è impossibile non citare la sua presenza, in qualità di presentatore, intervistatore e affabulatore, in diverse edizioni dello Psych Out Festival, evento nato da un’idea di Giampo Coppa nella storica El Paso, più che un centro sociale, una casa occupata di ispirazione anarchica che ad inizio anni ’90 ha catalizzato le notti di chi, in modo imperturbabile, ha continuato a vestirsi con le camicie ed i pantaloni larghi dai colori sgargianti, tipici dei figli dei fiori. Lo Psych Out Festival ha  proseguito poi negli anni successivi in vari altri locali, fino a celebrare la sua chiusura con la trentesima edizione, nel 2019. Lele Roma, ha il merito di aver sempre tenuta accesa la fiaccola della cultura musicale underground e della controcultura, soprattutto negli ambienti alternativi ed operai.  Ultimamente, su Youtube ha inventato un format di storytelling dove propone: “Le pillole di Lele”, alcuni “Flashback Sofà” tematici su psichedelia, Beat italiano, musicarelli, e presentazioni di libri di argomenti sempre legati alla cultura psichedelica. Tony Graffio ha deciso di coinvolgerlo in: “Birra e Rock ‘n’ Roll, spunti per conversazioni evolute da bar e pre-concerto”, la trasmissione che mercoledì 7 aprile 2021 Vi ha raccontato aneddoti e fatti meno noti del mondo del Rock e ci ha aiutato a capire la differenza tra una birra artigianale di qualità e un prodotto […]