Alice! In Wonderland – dal 15 dicembre a Milano alla Fabbrica del Vapore

Alice! In Wonderland – dal 15 dicembre a Milano alla Fabbrica del Vapore

Alice! in Wonderland aprirà le “porte della Meraviglia” alla Fabbrica del Vapore di Milano, il 15 dicembre 2021, alle ore 20. Quando: dal 15 dicembre 2021 a marzo 2022 Dove: presso La Fabbrica del Vapore in Via Giulio Cesare Procaccini, 4, – 20154 Milano Quando: Mercoledì/Giovedì/Venerdì ore 20:00 Sabato ore 15:00 / 17:30 / 20:00 Domenica ore 15:00 / 17:30 / 20:00 Biglietti in vendita su ticketone.it Prezzo: 39 euro Alice! In Wonderland è un evento di nouveau cirque unico e speciale, pensato e realizzato per tutti, appassionati di teatro, dei grandi show di Broadway, amanti degli effetti speciali. Grazie al cast internazionale, che raccoglie alcuni tra i migliori performers da tutto il mondo, il pubblico verrà condotto in un viaggio incredibile, attraverso la musica, il teatro e la tecnologia per una vera e propria esperienza totalizzante e, al contempo, poetica e suggestiva. Lo spettacolo andrà in scena all’interno di una Spiegeltent, struttura insolita di inizio Novecento dalle origini belghe che, per la prima volta in Italia, sorgerà nel cortile della Fabbrica del Vapore di Milano. Realizzata in legno e decorata al suo interno da specchi e velluti, per l’occasione diverrà il Magic Mirrors Theater in cui il pubblico si immergerà nella Meraviglia, dove, guidato da acrobazie e costumi incredibili, fra luci e musiche evocative, seguirà Alice e il Bianconiglio in una nuova emozionante magica avventura nel mondo incantato raccontato nelle pagine di Lewis Carroll. Lo spettacolo, prodotto da Razmataz Live in co-produzione con il Comune di Milano, vuole farsi simbolo, non solo di uno sforzo produttivo forse unico in questo momento, ma della fiducia che il comparto dello spettacolo dal vivo vuole dimostrare verso il futuro, dopo la grave crisi che ha vissuto e che, in parte, sta ancora vivendo. Questa di Milano è la prima importante tappa di una grande tournée che porterà Alice! in Wonderland a toccare Francia, Olanda, Germania, Canada e Stati Uniti. Cast artistico Alice! in Wonderland Alice: Valérie Doucet Cappellaio Matto: Jarrod Bates Regina: Moira Albertalli Brucaliffo: Delia Ceruti Bianconiglio: Eline Guélat Pinco Panco: Vincent Jutras Panco Pinco: Charlie Wheeleer Jack di cuori: James […]

Il Virus del Punk è online sulla pagina dei programmi di Tony Graffio

Nella Milano degli anni ’80 gli affari andavano a gonfie vele per tutti, i soldi scorrevano a fiumi, l’industria e la moda avevano trascinato l’Italia tra le prime 5 potenze economiche mondiali e tutte le grandi band musicali facevano tappa nella nostra città. A quel tempo era impensabile trascurare Milano, sia dal punto di vista del business che dello spettacolo e del costume. In quegli anni sono nati nuovi movimenti di giovani rampanti che non aspettavano altro che godersi la loro parte di fortuna nella vita, anche per mostrare ai loro coetanei quanto erano opulenti ed eleganti. Tutto sembrava facile e alla portata di mano, eppure c’era chi era contro questo modo di vivere e aveva altri interessi e valori da proporre: c’era chi non era interessato ai soldi e sbocciando come un fiore tra la spazzatura era capace di rendere il brutto bello. C’era chi si era messo a suonare una musica dura senza curarsi di come si suonasse una chitarra, c’era chi lottava contro tutti i potenti e contro chi voleva omologare le masse. Quei ragazzi controcorrente erano un segnale di cui molti avevano bisogno. Erano influenzati da ciò che accadeva nel mondo, ma erano completamente aderenti alla storia del loro contesto sociale, radicati nel territorio, ma proiettati verso un mondo senza nome né futuro. Erano presenti in ogni città sotto forme diverse ma dai contenuti simili. A Milano erano i Virus PunX. Mercoledì 1 dicembre, Giacomo Spazio, 64 anni,  un artista milanese legato alla Street-Art, alla musica Underground, alla grafica, alla divulgazione culturale e all’informazione, è stato ospite dei: “Frammenti di Spettacolo e Cultura” di Tony Graffio. L’occasione si è presentata per la recente pubblicazione del libro: “Virus, il Punk è rumore – 1982-1989″, edito da Goodfellas Edizioni di cui abbiamo parlato anche in trasmissione. In rappresentanza degli Stinky Rats e delle voci del Punk si è collegato con noi da Torino Giampo Coppa che è anche un fecondo Visual Artist, noto per i suoi poster psichedelici ed i fumetti dei Motorfreakers Monster Family. Il Virus, inteso, come spazio creativo occupato, nacque dalle scintille sprigionate dalla cocciutaggine adolescenziale […]

World Press Photo in mostra a Milano alla Galleria Sozzani

La Fondazione Sozzani presenta per il 26° anno il World Press Photo 2021, uno dei più prestigiosi premi di giornalismo visivo mondiale. Il concorso, alla sua 64esima edizione, è aperto ai professionisti provenienti da tutto il mondo che abbiano fotografato un avvenimento o sviluppato un progetto di forte rilevanza giornalistica. Sin dalla fondazione nel 1955, i World Press Photo Awards sono un contributo alla storia del miglior fotogiornalismo internazionale e un viaggio negli avvenimenti del 2020. In questa edizione sono state esaminate 74.470 fotografie provenienti da 4.315 fotografi di 130 Paesi e premiati 45 fotografi in 8 diverse categorie suddivise tra “Foto dell’anno” e “Storia dell’anno” in Attualità, Notizie Generali, Spot News, Ambiente, Progetti a lungo termine, Natura, Sport e Ritratti. A vincere i due premi più importanti, il “World Press Photo Story of the Year” e il “World Press Photo of the Year” sono stati: Mads Nissen che ha vinto la “Foto dell’anno” con The First Embrace – l’immagine di un’anziana abbracciata per la prima volta dopo cinque mesi attraverso una tenda di plastica durante la pandemia da Coronavirus – e l’italiano Antonio Faccilongo che ha ricevuto il premio “Storia dell’anno”. Tra i vincitori, tre italiani: Antonio Faccilongo (Roma, 1979) con Habibi “amore mio” in arabo. È il racconto della resilienza del popolo palestinese, raccontato in foto che non mostrano il conflitto bensì le difficoltà che i palestinesi affrontano tutti i giorni per far sì che le loro famiglie continuino ad esistere. Gabriele Galimberti (Val Di Chiana, 1977), che ha vinto nella categoria “Portrait – Stories” con il progetto The Ameriguns, un racconto che esplora il fenomeno delle armi da fuoco negli Stati Uniti. Lorenzo Tugnoli (Lugo, 1979), premiato nella categoria “Spot News – Stories”, con il reportage Port Explosion in Beirut che racconta la devastante esplosione che ha scosso la capitale libanese. Ad oggi, tra le maggiori esplosioni avvenute del XXI secolo. La giuria indipendente di questa edizione è stata presieduta da NayanTara Gurung Kakshapati, fondatrice e direttrice della piattaforma photo.circle in Nepal, insieme a Ahmed Najm di Metrography Agency, prima agenzia fotografica Irachena; Andrei Polikanov, visual director […]

2022: ecco cosa accadrà ai lavoratori non vaccinati che “sceglieranno” di stare a casa senza retribuzione

E’ ormai evidente che il Green Pass resterà in vigore anche per l’anno prossimo e che a breve dovrebbero essere introdotte nuove limitazioni della libertà personale per chi non si è ancora vaccinato o sceglierà di non vaccinarsi. Ma cosa accadrà ai lavoratori “no-vax/no-pass”, sia ai più reticenti che hanno optato per ferie o malattia, sia a quelli che si sono prenotati con largo anticipo i tamponi in farmacia? Tutto dipenderà se si recheranno o no a lavorare. La durata del green pass, che diventerà supergreenpass per i vaccinati, verrà a breve portata da 12 a 9 mesi e lo stato di emergenza verrà esteso anche al 2022 (in barba al fatto che lo stato di emergenza non può durare più di 2 anni), quasi sicuramente fino alla primavera, ma molto più probabilmente fino all’estate del 2022. Il tutto in considerazione del progressivo aumento dei contagi in Europa e della recrudescenza dell’ennesima nuova ondata di ricoveri. Ai fini pensionistici, e non solo a questi, non bisogna sottovalutare i vari aspetti legati all’assenza dell’attività lavorativa e contributiva. Facciamoci qualche domanda e cerchiamo di rispondere in modo oggettivo, per non avere sorprese quando un giorno potremmo accorgerci che la nostra “libera scelta” di non vaccinarci ci porterà non pochi svantaggi economici e non solo questi. Sarà ancora possibile recarsi al lavoro senza essere vaccinati? Sì, sarà ancora possibile accedere al posto di lavoro per chi si sottoporrà al test dei tamponi molecolari, ma si perderanno i diritti che ad oggi permettono di accedere liberamente a ristoranti, cinema, teatri, musei, spettacoli e altre attività ludiche e culturali. Chi si vaccinerà avrà più diritti di chi non lo fa o sceglie di tenere sotto controllo le proprie condizioni di salute e la presenza o meno del virus nel proprio organismo con test sanitari periodici. Cosa rischia chi è non è vaccinato? Si sta pensando di togliere di fatto il Green Pass a chi non è vaccinato che potrà comunque accedere al lavoro con un permesso datogli dalle istituzioni nazionali e regionali dopo aver verificato, tramite un tampone molecolare l’assenza di tracce del virus Covid 19 dal proprio organismo. Ricordiamo […]

Cosa ha detto Robert Kennedy Jr. a Milano e cosa ne pensa Tony Graffio

L’Arco della Pace dista soltanto circa 400 metri dalla sede di Radio Atlanta Milano, così insieme a Mauro Magni Tosi, l’altro ieri intorno alle 16, ci siamo incamminati verso piazza Sempione per ascoltare il discorso che Robert Kennedy Jr. ha fatto alla folla di milanesi che contestano il governo e la decisione di limitare le azioni e i movimenti dei cittadini nei luoghi pubblici attraverso l’adozione di un permesso di circolazione che attesta la regolarità della somministrazione di un vaccino anti-Covid19 o attraverso uno strumento diagnostico certificato. Eravamo in circa 5000 tra uomini e donne libere; tra questi/e c’era chi si era preparato con cartelli di benvenuto o con bandiere a stelle e strisce, ma c’erano anche altri tipi di presenze più o meno folcloristiche e tanta gente comune di tutte le età, anche se la prevalenza credo fosse over 40. Abbiamo sentito dire e abbiamo letto un po’ di tutto sul conto dell’avvocato ambientalista americano, nipote del grande John Fitzgeral Kennedy; una delle definizioni più gentili indica il nostro conferenziere come il Re dei No-Vax, ma c’è anche chi, come la redazione de “La Repubblica”,  lo addita come il re delle Fake News. Per quello che mi riguarda, mi interessava ascoltare quest’uomo perché sembra sia una voce fuori dal coro dei potenti. Robert F. Kennedy Jr. si interessa, con la sua associazione: “Children’s Health Defense”, alle condizioni di salute dei minori in U.S.A. La Children’s Health Defense sostiene che una grande percentuale di bambini americani soffre di condizioni di salute penalizzanti come l’autismo, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, così come afferma che ultimamente si siano molto diffuse le allergie alimentari, oppure il cancro infantile e le malattie autoimmuni, soprattutto a causa dell’esposizione a una varietà di sostanze chimiche dannose e a causa dell’assorbimento delle radiazioni nucleari, molto presenti in un paese che attinge la sua energia dalle centrali nucleari e che stocca armi al plutonio un po’ ovunque. Le sostanze chimiche e le radiazioni contro cui Children’s Health Defense sta combattendo e contro cui ha portato avanti una campagna di informazione includono i vaccini, i pesticidi, la fluorizzazione dell’acqua […]

Alberto Fortis si esibirà a Brescia, presso il Nuovo Museo dei Beatles, in un Concerto Straordinario di beneficenza

Lo scorso 9 ottobre 2021, in occasione dell’anniversario della nascita di John Lennon,  ha riaperto a Brescia il Museo italiano dei Beatles. In quell’occasione, in modo molto generoso, il grande Alberto Fortis si è messo a disposizione per darci una sua interpretazione al pianoforte di “Imagine”, inoltre Alberto ci promise un concerto straordinario che finalmente si sta concretizzando ed è previsto per il giorno giovedì 18 novembre, alle ore 21, presso l’antica Birreria Wuhrer, sede del nuovo Museo dei Beatlesiani d’Italia. Questo evento sarà possibile soprattutto grazie alla grande sensibilità e lungimiranza di Leo Ruocco, che da più trent’anni gestisce l’Antica Birreria Wuhrer. Il giorno 18 novembre ci incontreremo in un bellissimo ambiente che ospita adesso i quadri, i pannelli fotografici a tema “Beatles” e altri introvabili posters; oltre alle splendide vetrine magistralmente illuminate dal “maestro elettricista” e “beatlesiano” Giordano Lussignoli, vetrine che contengono le fantastiche memorabilia dei Beatles: dischi, foto, libri  e vari oggetti di collezionismo, in quel nuovo splendido ambiente che una volta era la storica Sala della Musica della Wuhrer. Questo splendore “beatlesiano” circonderà durante tutto il concerto di Alberto il suo magico pianoforte che, per l’occasione, sarà accordato da Giulio Passadori, accordatore “storico” e “bresciano” del pianista, Ezio Bosso. A proposito di Fab Amici, per supportare il Beatles Museum, sono stati coinvolti da Alberto Fortis e da Rolando Giambelli anche favolosi musicisti come Silver, ottimo cantautore di Bergamo che tutti amano per aver ascoltato suonare in occasione di Beatles Days a Brescia. Un altro graditissimo ospite voluto da Alberto è Mario Bargna musicista e autore delle sue canzoni che esegue con la chitarra/loopstation e che a sorpresa, salirà sul palco con altri due musicisti che lo accompagneranno: il musicista e cantautore *Gabriele Mancuso* e al pianoforte *Nico Secondini*, tastierista dei the Fuzztone, una band statunitense degli anni ’80 ancora in attività. Ci saranno anche Omar Pedrini e Betty Vittori. In apertura di serata ci sarà un saluto ben augurante del Dottor Michele Fortis, cugino di Alberto, che lavora presso la Domun Salutis di Brescia. Al Fab Concerto di Alberto Fortis sono invitati, con priorità i Beatlesiani […]

2034, un libro scritto da due militari, ci avvisa delle possibili ripercussioni di un’azione di forza per la difesa di Taiwan

L’Esercito Popolare di Liberazione attira la nave da guerra statunitense John Paul Jones e la sua comandante donna fumatrice di sigari Sarah Hunt, insieme ad altre navi da guerra statunitensi che stanno esercitando la “libertà di navigazione” nel Mar Cinese Meridionale, per fornire assistenza al peschereccio cinese Wen Rui. Il comandante Hunt scopre che il Wen Rui ha a bordo “un certo tipo di suite tecnologica avanzata” che merita un’occhiata più da vicino. Nel frattempo, la portaerei a propulsione nucleare dell’Esercito Popolare  di Liberazione Zheng He e altre navi da guerra cinesi si dirigono direttamente verso la flottiglia americana e la circondano. Un attacco informatico cinese interrompe le comunicazioni tra le navi da guerra statunitensi e tra quelle navi e Washington. Gli aerei dell’Esercito di Liberazione Popolare della Zheng He affondano due cacciatorpediniere statunitensi e quando due gruppi di portaerei statunitensi arrivano per unirsi al combattimento, 37 navi da guerra statunitensi, tra cui due portaerei, vengono distrutte. Migliaia di uomini e donne del personale navale americano sono morti. La leadership del Partito Comunista Cinese (PCC) ha creato una crisi nel Mar Cinese Meridionale, zona che era stata rivendicata come propria fin dalla rivoluzione del 1949, spazio utile per esercitare l’influenza  sul Mare Cinese e lanciare l’invasione di Taiwan. I cinesi erano riusciti a vincere così la prima battaglia navale nella Terza Guerra Mondiale. Inizia così “2034, un romanzo della Terza Guerra Mondiale”, di Elliot Ackerman, romanziere ed ex marine che ha prestato servizio in Afghanistan e Iraq, e dell’ammiraglio americano (in pensione) James Stavridis. Il libro si legge d’un fiato fino alla fine di ogni capitolo ci fa chiedere cosa accadrà dopo. È una storia possibile, molto attuale anche ai nostri giorni e ci fa riflettere non poco sugli scenari di guerra che si stanno aprendo in Oriente. Mentre la Cina sta vincendo la battaglia del Mar Cinese Meridionale, gli alleati iraniani della Cina catturano un F-35 americano di quarta generazione pilotato dal maggiore Chris “Wedge” Mitchell, il cui padre aveva pilotato un Mc Donnell Douglas F/A-18 nella Guerra del Golfo, il cui nonno aveva pilotato un A-4 Skyhawk in Vietnam e il […]

Dal Birrificio della Granda di Cuneo nasce la “Birra a Fumetti”

In occasione del Lucca Comics il Birrificio della Granda rivoluziona l’utilizzo delle etichette attraverso la nuova birra “Original Graphic Novel”.   25 ottobre, Lagnasco – Su ogni lattina una scena del fumetto dello straordinario mondo cyberpunk delle GIRLS. Un’iniziativa innovativa lanciata in occasione del Lucca Comics per onorare il mondo degli appassionati di fumetti e creare lattine da collezione, che finalmente svelano lattina dopo lattina come le GIRLS si sono conosciute. I prodotti artigianali di qualità solitamente riescono a raccontare delle storie: quella del territorio in cui nascono, del produttore che li ha creati oltre alla storia culturale che ha generato il prodotto stesso. Il Birrificio della Granda però si è voluto spingere oltre raccontando attraverso la sua nuova birra una vera e propria storia a fumetti, quella delle Girls, le ragazze che da ormai più di un anno, rappresentano le birre artigianali dell’omonima linea. Original Graphic Novel, questo il nome della IPA che verrà lanciata in concomitanza del Lucca Comics, l’evento internazionale dedicato al fumetto d’autore: “Il progetto delle GIRLS è nato in modo molto ambizioso: rendere i valori del nostro birrificio appassionanti legandoli a eroine capaci di far sognare i nostri clienti. Abbiamo iniziato descrivendole sulle lattine e dando ancora più visibilità nel website dove potete trovare i loro profili. Adesso è arrivato il momento di raccontarvi come le GIRLS si sono conosciute e sono diventate una gang! Il lancio sarà fatto in occasione del Lucca Comics per omaggiare tutto il panorama del fumetto e della graphic novel. Abbiamo deciso di produrre una IPA leggera e beverina, con un gusto deciso derivato da una nostra speciale selezione di luppoli ma con un tenore alcolico molto basso, per accontentare tutti. Volevamo renderla anche divertente e da collezione, per questo motivo abbiamo deciso di fare su ogni etichetta una vignetta diversa che raccontasse la storia delle nostre eroine: Le Girls!” Così Ivano Astesana, mastro birraio e titolare di Granda presenta l’ultimo progetto del birrificio. Una storia avvincente che si svilupperà in 48 vignette, numerate e stampate in maniera casuale su ogni lattina di Original Graphic Novel, i curiosi che: i […]

Chi è Nadir Bisan, autore de: “La Cattedrale del Movimento”, sulla riqualificazione della Stazione Centrale di Milano

Nadir Bisan nasce a Rovigo nel 1952, è laureato in architettura e specializzato in storia dei materiali per le costruzioni antiche, è esperto in Beni Culturali ed ha operato in cantieri storici civili, tra i più importanti: Loggia dei Notari – Rovigo (iar/Rovigo- Restauri Formica Milano) Teatro Verdi-Padova (ISG-Rovigo/Mag Padova) Villa Duodo (Scamozzi)-Padova/Monselice (iar/Rovigo-ISG/Rovigo-Trevi Monselice) Villa Pojana (Palladio)-Vicenza/Pojana Maggiore (Svec/Padova-ISG/Rovigo); cantieri religiosi, presso la Chiesa di S.Maria Assunta-Trento/Fiera di Primiero (Frizzera Luciano Restauri/Trento-ISG/Rovigo); la  Chiesa dei Santi Pietro e Paolo-Treviso/Castello Roganzuolo, San Fior (Nicolini/CampodoroISG/Rovigo Chiesa di San Siro-Sondrio/Bianzone (Biancotti/Bianzone-ISG/Rovigo Chiesa di San Lorenzo-Sondrio/Chiavenna (ISG-Rovigo) Chiesa di San Vito al Pasquirolo-Milano (Carsana/Lecco-ISG/Rovigo). È stato consulente tecnico/scientifico al progetto e Direttore Operativo del restauro della Stazione Centrale di Milano (GrandiStazioni/Roma); consulente tecnico scientifico al progetto di restauro conservativo di Palazzo Campo sede del Consorzio di Bonifica Padana Polesana e Delta del Po (Opra/Rovigo); consulente al restauro conservativo della Colonna con Leone alato di Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo (Opra/Rovigo). Ha scritto: Un modello per lo sviluppo turistico di Custonaci e del suo territorio il caso dell’ ”Aghadir” di Pizzo Monaco(2017), Museo del vino ex Baglio Florio ora Adamo, Alcamo/CalatafimiSegesta(2018). Fascino dei luoghi tra Arte, Storia, Natura e Ambiente della Provincia di Trapani (2019), La Cattedrale del Movimento, riqualificazione della Stazione Centrale di Milano Architettura e Storia(2020), La Stazione Centrale di Milano e la Sicilia Occidentale (2020), Elementi simbolici del fascismo in Stazione Centrale di Milano (2021), Il sistema sepolcrale San Primo Milano-Chiesa delle anime del purgatorio Castellammare del Golfo-TP(2021) e diversi saggi e articoli su volumi collettanei con particolare attenzione ai temi della cultura dell’arte e del turismo ambientale. Vive in Sicilia Occidentale, appassionato studioso della bellezza dei paesaggi e dell’interessante storia scrive, dipinge e scolpisce.

Milano annuncia la Settimana della Musica dal 22 al 28 novembre 2021(Milano Music Week)

Sarà Vasco Rossi a inaugurare ufficialmente l’edizione 2021 della settimana della musica di Milano con un esclusivo keynote sul canale streaming della Milano Music Week in occasione della pubblicazione, il 12 novembre, del nuovo album “Siamo qui”. Dopo il successo di una edizione tutta online la “settimana della musica” torna dal 22 al 28 novembre con i nomi più importanti del panorama italiano. I principali attori della filiera, con un ampio programma di appuntamenti in presenza e online, guardano insieme al futuro dell’industria musicale coinvolgendo addetti ai lavori e appassionati. Promossa e fortemente voluta da Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), NUOVOIMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori), ASSOMUSICA (Associazione di organizzatori e produttori italiani di spettacoli musicali dal vivo) Milano Music Week si conferma un evento consolidato e atteso, dopo il successo dell’edizione 2020 online che ha visto 149 appuntamenti fra panel, webinar, workshop, incontri, concerti e dj set, oltre 50.000 ore viste e più di 500.000 visualizzazioni in diretta, 198 artisti, più di 300 professionisti coinvolti. La musica dal vivo e il mondo dei live club saranno al centro della quinta edizione – dal titolo Music Rocks Here – per riportare ancora una volta l’attenzione su uno dei settori più colpiti dalla crisi pandemica che, dopo mesi di stop e continui dibattiti politici, sta finalmente provando a ripartire e a ritrovare il suo pubblico. Non a caso Apollo Milano – popolare club nel cuore dei Navigli e punto di riferimento per il mondo musicale – quest’anno diventerà la nuova casa della Milano Music Week ospitando diversi appuntamenti tra performance live, incontri e panel. Un segnale concreto per la ripresa degli eventi musicali nella città meneghina e un messaggio positivo a supporto dell’intero settore. A partire dalla Città Metropolitana di Milano, capitale della musica e città italiana con il più alto numero di live club, l’obiettivo è infatti quello di sottolineare il bisogno sempre più forte di tornare a vivere l’esperienza e l’emozione di una performance dal vivo restituendo la musica ai suoi luoghi, fermi da troppo tempo. “Nonostante la Milano Music Week non si sia mai fermata, nemmeno nel 2020 in piena pandemia, tornare dal vivo in questa quinta edizione è una grande emozione perché dà […]