Riccardo Frediani, un pianista autodidatta in concerto a Cadore 33

Riccardo Frediani, un pianista autodidatta in concerto a Cadore 33

Sabato 18 maggio 2024, presso l’Associazione Cadore 33, Riccardo Frediani ha tenuto un concerto di circa 90 minuti suonando alcuni brani musicali che ha composto personalmente circa 7 anni fa ed altri più recenti.
Questi sono i titoli dei 15 brani proposti:

1 C’era una volta
2 Angelo Custode
3 Attesa
4 Orizzonte al contrario
5 I lost a star
6 Quadrifoglio
7 Empty
8 Sardust
9 Sine Die
10 Indimenticabile
11 Alta marea
12 Reason
13 White Rain
14 Riflesso
15 Mare negli occhi

Pianoforte ad Associazione Cadore 33 suona Riccardo Frediani

Riccardo Frediani a Cadore 33

La musica di Frediani, di un genere ambient che ricorda un po’ lo stile minimalista dei Soft Verdict, è riuscita ad allietare la serata di una settantina di spettatori intervenuti nella sala grande dell’associazione culturale creata da Teresa Martini e Riccardo Cavallero.
Ecco cosa ci ha raccontato il giovane compositore.

“Sono nato il 29 febbraio del 1996, a Milano e non ho studiato musica. Vivo e lavoro in questa città, ma mi piacerebbe viaggiare, anche grazie alla musica. Ho scoperto questa mia passione relativamente di recente, perché da adolescente avevo altri scopi. Mi piaceva giocare a calcio e ho sempre tenuto le mie ambizioni musicali come piano B.
Mi sono laureato in amministrazione e management e nello stesso tempo, una volta che ho iniziato a lavorare nel settore economico, ho continuato a dedicarmi alla musica, a comporre e pubblicare i miei brani.
Sono completamente autodidatta, so leggere la musica, ma come avete visto durante l’esibizione, non mi servo dello spartito, suono a memoria. Allo stesso modo non scrivo le mie composizioni, ma mi siedo al pianoforte, suono e registro quello che suono. È un modo di procedere abbastanza moderno e istintivo. Mi ispiro a generi musicali contemporanei; mi piace molto Ludovico Einaudi che è da sempre il mio punto di riferimento in ambio musicale, anche se ultimamente sto ascoltando molto Giovanni Allevi.
Intorno al 2013 ho visto il film: Quasi Amici: la colonna sonora di Ludovico Einaudi mi ha fatto letteralmente impazzire. Avevo già un pianoforte, perché ero già appassionato di musica, ma se devo dire quando ho iniziato seriamente a suonare direi che è stato in quel momento. Suono da poco più di 10 anni, ma in realtà ho fatto diversi concerti, mi sono autofinanziato per sostenere un tour di concerti nei reparti oncologici di diversi ospedali a Milano, Torino, Roma, Varese. Ho suonato all’Istituto Besta, perché da bambino sono stato operato proprio in quella struttura sanitaria per eliminare una cisti alla ghiandola pineale; Quadrifoglio è un brano dedicato espressamente ai pazienti che passano la loro degenza in questi reparti.
Ho sempre visto la musica come uno strumento che potesse fare stare bene me e le persone che la ascoltano: ho sempre cercato di muovermi nel sociale, per quello che ho potuto fare da solo. Non mi reputo un musicoterapista perché non ho effettuato studi in questo settore, ma cerco di proporre dei suoni molto rilassanti che aiutino anche la meditazione.
Nel 2015, ho anche aperto l’Expo con un concerto al Castello Sforzesco.
In passato ho autoprodotto un mio EP digitale di 5 tracce, mentre più di recente ho firmato un contratto con Inri Classic, un’etichetta discografica italiana che si muove negli ambienti della musica classica. La distribuzione è di Believe.
Adesso sto lavorando ad un album intitolato: Il mare negli occhi. A questo proposito, mi propongo di girare entro l’anno un video sottacqua, proprio per richiamare l’idea del mare. L’album lo dedico ad una ragazza con degli occhi azzurri bellissimi; l’ho conosciuta in una località di mare. Ci siamo fidanzati lì, ma poi nello stesso posto ci siamo anche lasciati. Con questo album cerco di chiudere il cerchio su questa esperienza che mi ha coinvolto molto per un breve periodo della mia vita.”

Riccardo Frediani musicista

Riccardo Frediani, 28 anni, compositore

Questo  è un assaggio di un paio di registrazione che ho effettuato durante il concerto di
Riccardo Frediani: C’era una volta e Indimenticabile

Testo e fotografie: Tony Graffio
Se avete eventi da segnalare scrivetemi a: redazione@radioatlanta.it

 

 

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