Diritti

2022: ecco cosa accadrà ai lavoratori non vaccinati che “sceglieranno” di stare a casa senza retribuzione

E’ ormai evidente che il Green Pass resterà in vigore anche per l’anno prossimo e che a breve dovrebbero essere introdotte nuove limitazioni della libertà personale per chi non si è ancora vaccinato o sceglierà di non vaccinarsi. Ma cosa accadrà ai lavoratori “no-vax/no-pass”, sia ai più reticenti che hanno optato per ferie o malattia, sia a quelli che si sono prenotati con largo anticipo i tamponi in farmacia? Tutto dipenderà se si recheranno o no a lavorare. La durata del green pass, che diventerà supergreenpass per i vaccinati, verrà a breve portata da 12 a 9 mesi e lo stato di emergenza verrà esteso anche al 2022 (in barba al fatto che lo stato di emergenza non può durare più di 2 anni), quasi sicuramente fino alla primavera, ma molto più probabilmente fino all’estate del 2022. Il tutto in considerazione del progressivo aumento dei contagi in Europa e della recrudescenza dell’ennesima nuova ondata di ricoveri. Ai fini pensionistici, e non solo a questi, non bisogna sottovalutare i vari aspetti legati all’assenza dell’attività lavorativa e contributiva. Facciamoci qualche domanda e cerchiamo di rispondere in modo oggettivo, per non avere sorprese quando un giorno potremmo accorgerci che la nostra “libera scelta” di non vaccinarci ci porterà non pochi svantaggi economici e non solo questi. Sarà ancora possibile recarsi al lavoro senza essere vaccinati? Sì, sarà ancora possibile accedere al posto di lavoro per chi si sottoporrà al test dei tamponi molecolari, ma si perderanno i diritti che ad oggi permettono di accedere liberamente a ristoranti, cinema, teatri, musei, spettacoli e altre attività ludiche e culturali. Chi si vaccinerà avrà più diritti di chi non lo fa o sceglie di tenere sotto controllo le proprie condizioni di salute e la presenza o meno del virus nel proprio organismo con test sanitari periodici. Cosa rischia chi è non è vaccinato? Si sta pensando di togliere di fatto il Green Pass a chi non è vaccinato che potrà comunque accedere al lavoro con un permesso datogli dalle istituzioni nazionali e regionali dopo aver verificato, tramite un tampone molecolare l’assenza di tracce del virus Covid 19 dal proprio organismo. Ricordiamo […]

Cosa ha detto Robert Kennedy Jr. a Milano e cosa ne pensa Tony Graffio

L’Arco della Pace dista soltanto circa 400 metri dalla sede di Radio Atlanta Milano, così insieme a Mauro Magni Tosi, l’altro ieri intorno alle 16, ci siamo incamminati verso piazza Sempione per ascoltare il discorso che Robert Kennedy Jr. ha fatto alla folla di milanesi che contestano il governo e la decisione di limitare le azioni e i movimenti dei cittadini nei luoghi pubblici attraverso l’adozione di un permesso di circolazione che attesta la regolarità della somministrazione di un vaccino anti-Covid19 o attraverso uno strumento diagnostico certificato. Eravamo in circa 5000 tra uomini e donne libere; tra questi/e c’era chi si era preparato con cartelli di benvenuto o con bandiere a stelle e strisce, ma c’erano anche altri tipi di presenze più o meno folcloristiche e tanta gente comune di tutte le età, anche se la prevalenza credo fosse over 40. Abbiamo sentito dire e abbiamo letto un po’ di tutto sul conto dell’avvocato ambientalista americano, nipote del grande John Fitzgeral Kennedy; una delle definizioni più gentili indica il nostro conferenziere come il Re dei No-Vax, ma c’è anche chi, come la redazione de “La Repubblica”,  lo addita come il re delle Fake News. Per quello che mi riguarda, mi interessava ascoltare quest’uomo perché sembra sia una voce fuori dal coro dei potenti. Robert F. Kennedy Jr. si interessa, con la sua associazione: “Children’s Health Defense”, alle condizioni di salute dei minori in U.S.A. La Children’s Health Defense sostiene che una grande percentuale di bambini americani soffre di condizioni di salute penalizzanti come l’autismo, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, così come afferma che ultimamente si siano molto diffuse le allergie alimentari, oppure il cancro infantile e le malattie autoimmuni, soprattutto a causa dell’esposizione a una varietà di sostanze chimiche dannose e a causa dell’assorbimento delle radiazioni nucleari, molto presenti in un paese che attinge la sua energia dalle centrali nucleari e che stocca armi al plutonio un po’ ovunque. Le sostanze chimiche e le radiazioni contro cui Children’s Health Defense sta combattendo e contro cui ha portato avanti una campagna di informazione includono i vaccini, i pesticidi, la fluorizzazione dell’acqua […]