Nicolai Lilin

Una concreta proposta di Pace da attuare subito, prima che l’Europa diventi il Teatro di un conflitto nucleare senza ritorno

Abbiamo tutti ben compreso che non esiste una politica estera nazionale; l’Italia è tutto fuorché un paese indipendente capace di decidere autonomamente le proprie sorti, infatti la stragrande maggioranza della componente parlamentare si fa beffe della sovranità nazionale e taccia di “sovranismo” tutti coloro che vorrebbero attuare una politica libera dalle imposizioni provenienti da oltre Atlantico. La maggioranza del popolo italiano è contrario ad ogni guerra, ancor più a quelle condotte al di fuori dei confini nei quali siamo stati relegati dopo il 1945 e la sconfitta del 1943, ma questo poco importa a chi avrebbe il dovere di rappresentare il volere dei propri elettori, anziché disattendere o ignorare le richieste della gente in ogni occasione. Ha ancora un senso dare fiducia ai politici e alle loro promesse in campagna elettorale? La stessa Presidentessa del Consiglio, prima del settembre 2022 aveva spergiurato di non intervenire in alcun modo negli affari esterni ai nostri interessi nazionali e di evitare di inviare armamenti in Ucraina, mentre proprio in questi giorni ci si ritrova addirittura a dover discutere se inviare truppe italiane contro quella che, presumibilmente dopo l’esercito popolare cinese, è l’armata più potente del pianeta. All’inizio dell’Operazione Speciale portata dai russi in Donbass, presso la centrale di Černobyl’ e la città fantasma di Pripyat’, Radio Atlanta Milano ha subito affrontato il tema della guerra e della figura del Presidente della Russia Vladimir Vladimirovich Putin in un’intervista condotta da Tony Graffio che chiedeva allo scrittore Nicolai Lilin di spiegare le ragioni che avevano portato al conflitto tra russi e ucraini e chi avrebbe potuto uscire vincitore da questo scontro militare, anche in considerazione delle forze in campo, delle capacità strategiche e delle armi impiegate. Qui trovate il link della registrazione: Tony Graffio intervista Nicolai Lilin Su Nicolai Lilin sono state dette molte cose; non si sa esattamente quanto di quello che lui ha scritto nei suoi libri sia frutto di esperienze vissute in prima persona e quanto gli sia stato riportato da voci amiche, però sappiamo che ciò che Lilin dice ha una sua complessa attendibilità e non c’è dubbio che lo scrittore che arriva dalla Transnistria, poi naturalizzato milanese, ha […]

La supremazia strategica e tecnologica russa ha indotto Putin ad un intervento militare in Ucraina prima che la NATO minacciasse Mosca con nuovi missili a due passi da casa sua. Ne parleremo con Nicolai Lilin

“L’America deve capire che la sua egemonia è finita. Adesso è il momento del dragone cinese; i russi e la vecchia Europa devono essere lasciati in pace. Noi civili dobbiamo ripudiare le guerre come è scritto nella costituzione italiana.” Nicolai Lilin Il mondo è diventato un luogo sempre più strano dove vivere: i veterani dei campi di battaglia che conoscono le insidie della guerra si esprimono con parole sagge e cercano di far capire, a chi non li conosce, quali siano i pericoli delle armi; mentre politici, affaristi e uomini senza scrupoli, spinti dall’avidità per guadagni smisurati sobillano eserciti e popoli sull’orlo del baratro nucleare. Personalmente, già due anni fa, in occasione della diretta del 19 marzo 2020: “Paure, Complotti & Virus” ebbi l’impressione che il mondo si stesse preparando ad andare in guerra con schieramenti di forze non ancora del tutto chiari, ma che sembravano coinvolgere Russi e Cinesi contro l’Occidente. Ricordo che in quel periodo Donald Trump in modo prepotente ed un po’ sprezzante stava organizzando “esercitazioni” in Polonia, a ridosso dei confini bielorussi e dava fiato ai motori dei bombardieri strategici Northrop Grumann B2 Spirit di stanza in Portogallo. Il luogo su cui si concentravano le attenzioni della NATO era la striscia di terra nota come Suwalki Gap (tra Polonia e Lituania), un tratto di terra lungo circa 65 chilometri, da sempre conosciuto per essere difficile da difendere. La Suwalki Gap unisce Kaliningrad alla Bielorussia e rappresenta l’unico collegamento terrestre che consente di trasferire gli approvvigionamenti militari nei Paesi Baltici dalla Polonia e dagli altri membri della NATO. Nel marzo del 2020, in molti ci chiedemmo perché nonostante la pandemia di Covid 19 in corso non sia stato possibile rinviare quelle esercitazioni che hanno coinvolto circa 70’000 soldati provenienti da USA; UK; Polonia; Romania e Croazia. Qual era lo scopo di quei movimenti di truppe? Di solito le grandi manovre militari hanno varie finalità: dalla prova di muscoli allo schieramento preventivo di forze che possano dissuadere il nemico a fare certe mosse, oppure ad avvisarlo che si è a conoscenza del fatto che si sta preparando ad agire su un determinato territorio. Naturalmente, […]