Tony Graffio

Un ricordo di Guidone Crapanzano

Guidone è stato un pioniere del Rock italiano ed è principalmente per questo motivo che abbiamo deciso di ricordarlo, anche se nella vita ha fatto molte cose; negli anni 1960 ha gestito il più importante night club e ristorante di Atene, lo Stork. In seguito si è occupato di arte, economia e numismatica, ma ha anche gestito un’agenzia pubblicitaria, ha diretto il centro turistico-sportivo ”Le Naiadi” dove organizzò il primo Festival internazionale del Jazz, ha intrapreso la carriera di produttore cinematografico, di editore, ha studiato neuroscienze, si è occupato di antiquariato e di informatica, si è dedicato alla ricerca scientifica, allo studio e alla pratica dell’ipnosi medica e, su questo tema, ha tenuto corsi in Italia e un ciclo di conferenze in Italia, Svizzera, Francia e in Belgio. Tra gli anni 2002-2014, parallelamente all’avvento della moneta unica europea ha collaborato con la RAI TV, partecipando come ospite a oltre 100 trasmissioni di UnoMattina e, come economista, a oltre 50 TG2. Guidone era molto spigliato e simpatico, lo stesso nome che prese come pseudonimo lascia intendere che avesse una certa autoironia, un modo allegro di prendere la vita e di affrontare sempre nuove avventure. Anche se il suo periodo di attività canoro non fu particolarmente lungo, circa una quindicina d’anni, e pubblicò un solo album nel 1965, Guidone for Shake, riuscì velocemente a raggiungere le vette più alte dello show business al tempo degli “urlatori”. Nel 1965 aprì i tre concerti dei Beatles in Italia, a Milano, Genova e Roma e nel 1967, Guidone e i suoi Amici si esibirono allo stadio Panathinaikos di Atene, prima del concerto dei Rolling Stones. La sua ex orchestra, composta da Sergio e Mino Di Martino, Enrico Maria Papes e Checco Marsella, diventerà poi un gruppo storico degli anni ’60: i Giganti. Guidone nasce in una famiglia in cui già si respirava un’aria di cultura e benessere; il nonno materno di Crapanzano era il rappresentante per l’Italia della Cadillac, sua madre era la contessa Wanda Munaron, suo zio era Gino Munaron, il pilota gentleman degli anni ’50 che corse con Maserati, Alfa Romeo, Osca, Nardi e Ferrari. La famiglia Crapanzano era […]

Gli Alterbej 2023 diventano una piacevole tradizione

Quest’anno sul Cavalcavia Bussa si svolge la 15a edizione della fiera degli Obej Obej Alternativi, gli Alterbej, la fiera che raduna artigiani creativi votati al recupero di oggetti che ormai hanno terminato il loro ciclo di vita, come parti meccaniche logore espiantate da vecchie biciclette, automobili, lucidatrici degli anni ’50 e tanti altri marchingegni obsoleti; oggetti che nella loro nuova funzione diventano belli e affascinanti al punto da essere messi in mostra sul corpo umano come moderni bijoux, oppure per fare bella mostra in casa e trasformarsi in lampade e altri oggetti da arredo in stile cyberpunk. Parti elettroniche sfruttate che anziché andare al macero prendono le forme più strane e talvolta diventano un po’ sconcertanti ma finiscono immancabilmente per impreziosire corpi di umani di tutte le età. Una delle idee più ingegnose è stata messa in pratica da un ragazzo romagnolo del faentino che converte le teste delle vecchie chiavi in medagliette di metallo su cui si possono incidere il nome o gli altri dati relativi al proprio cane. C’è chi commercia piante, semi, oli essenziali, ghirlande natalizie, dischi usati, CD, libri usati, segnalibri misteriosi semipreziosi, vino, miele, focacce e torte salate, cappellini di lana fatti a mano, cappotti usati arricchiti da grafiche spaziali, pelletteria, borse artigianali, cinture, giochi per bambini, macchine da cucire usate, fotocamere e cineprese degli anni ’30… Sul cavalcavia Bussa c’è di tutto e ognuno sarà in grado di trovare l’oggetto introvabile o la sorpresa che non si sarebbe mai aspettato di cogliere altrove e forse nemmeno di immaginare che potesse esistere. Il popolo senza padroni degli artigiani e dei banchetti del mercatino di Natale più bello di Milano ha sempre tempo di spiegarti dove ha trovato un coltello tuareg un po’ arrugginito o perché puoi star sicuro che nessuno ti sta tirando un bidone. C’è perfino chi, come Luca mi ha spiegato come fare il sapone fatto in casa. Per ottenere Kg 1 di sapone si parte da gr 1000 di olio d’oliva extravergine, ma visto i costi attuali dell’olio di qualità e l’inesperienza di chi come me non ha mai provato prima ad ottenere […]

Crolla ogni dubbio sugli effetti cancerogeni dei PFOA, mentre i PFOS sono fortemente sospettati di provocare neoplasie (PFAS)

Da uno studio condotto da 30 scienziati provenienti da 11 nazioni presso l’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) di Lione e pubblicato su Lancet lo scorso mese di novembre emergono delle certezze: l’acido perfluoroottanoico PFOA provoca il cancro negli esseri umani e negli altri esseri viventi e l’acido perfluoroottansolfonico PFOS potrebbe dare a breve gli stessi risultati. Il PFOA è stato classificato come “cancerogeno per l’uomo” (Gruppo 1) sulla base di prove “sufficienti” di cancro negli animali da esperimento e di prove meccanicistiche “forti” negli esseri umani esposti a tale sostanza. L’evidenza di cancro negli animali da laboratorio si è dimostrata “sufficiente” perché in uno studio di Buona Pratica di Laboratorio (GLP) è stata osservata una maggiore incidenza di una combinazione appropriata di neoplasie benigne e maligne in entrambi i sessi di una singola specie. L’evidenza meccanicistica era “forte” negli esseri umani esposti perché si è scoperto che il PFOA induce alterazioni epigenetiche ed è un immunosoppressore. Inoltre, sono state rilevate prove “limitate” di cancro negli esseri umani per quanto riguarda il carcinoma a cellule renali e il cancro ai testicoli. Il PFOS è stato classificato come “possibilmente cancerogeno per l’uomo” (Gruppo 2B) sulla base di prove meccanicistiche “forti”. L’evidenza per il cancro negli animali da esperimento era “limitata” per il PFOS, e l’evidenza per quanto riguarda il cancro negli esseri umani era “inadeguata”. PFOA e PFOS sono sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) che hanno avuto un uso molto diffuso in applicazioni industriali e prodotti di consumo a causa della loro idrofobicità e lipofobicità, proprietà tensioattive e stabilità chimica. Il PFOA è stato ampiamente utilizzato nella produzione di fluoropolimeri. Le applicazioni per fluoropolimeri e PFOA includono rivestimenti superficiali resistenti a macchie, olio e acqua su prodotti per la casa, tappeti, tessuti e imballaggi alimentari; prodotti per la cura personale; sigillanti; rivestimenti per cavi e fili; e materiali da costruzione. Il PFOS ha alcune applicazioni sovrapposte al PFOA, come nelle cere, nei tappeti e negli imballaggi alimentari, ed è stato utilizzato anche per realizzare dispositivi di imaging, semiconduttori, coloranti e inchiostri, nonché nei processi di fotolitografia e galvanica. Il […]

Enrico Intra al Cinema Anteo per la sua Domenica in Jazz

Domani, domenica 12 novembre 2023, alle ore 11 si concluderà il quinto appuntamento con la musica Jazz e il cinema documentaristico, l’evento si svolgerà al Palazzo del Cinema dell’Anteo, in piazza XXV Aprile n. 8, a Milano.  Si tratta dell’ultimo dei 5 appuntamenti con il Jazz che prevedono la proiezione di documenti filmati originali, a volte inediti, seguiti da brevi concerti dal vivo eseguiti dai più talentuosi artisti contemporanei che hanno visto e contribuito a formare la cultura musicale del XX secolo e che operano anche ai nostri giorni per arricchire la musica contemporanea di nuove interessanti sfumature e linguaggi. L’ultima mattina sarà interamente dedicata al Maestro Enrico Intra che ha anche organizzato gli eventi precedenti, in collaborazione con il Cinema Anteo.  Lo spettacolo si terrà presso la Sala Rubino al piano terreno; il costo dell’ingresso è di 10 euro. Conviene arrivare con qualche decina di minuti in anticipo per affrontare la coda alle casse del pubblico che si rivolge anche alle proiezioni degli altri spettacoli Per chi volesse conoscere in dettaglio la storia e la musica di Enrico Intra proponiamo il reload della diretta radiofonica condotta da Tony Graffio su Radio Atlanta Milano il giorno 8 novembre 2023: ENRICO INTRA, LA MIA VITA LA MIA MUSICA Radio Atlanta Milano Libera come la Passione, Profonda come la Cultura

ENRICO INTRA, LA MIA VITA LA MIA MUSICA

Radio Atlanta Milano ha avuto il piacere di avere ospite presso i suoi studi di via Londonio il Maestro Enrico Intra, uno dei jazzisti più rinomati a livello internazionale. Pianista, compositore, arrangiatore, organizzatore, direttore d’orchestra, uomo di cultura che ha attraversato professionalmente l’epoca più effervescente di questo genere musicale, dal suo arrivo in Italia alle sperimentazioni elettroniche, ai programmi televisivi di grandissimo successo, ai concerti negli storici locali di Brera e dei club privati, come l’Intra Derby Club, il Santa Tecla e altri locali notturni che hanno reso mitica la vita bohémien di quella scheggia impazzita di Parigi che era la Milano degli artisti, dei letterati, degli industriali, dei musicisti, e del jet set degli anni del boom economico e dell’orgoglio culturale italiano. Una storia che continua ancora ai nostri giorni e che si può conoscere e ascoltare direttamente dai racconti di Enrico Intra che domenica 12 novembre 2023 alle ore 11 sarà ospite del Cinema Anteo di Milano per un altro storico evento che ripercorrerà le tappe salienti della sua carriera e della sua musica con la presentazione di un video documentaristico e una breve performance dal vivo al pianoforte. Chi perderà questa ghiotta occasione non si disperi, il Maestro Intra ha confidato a Tony Graffio che probabilmente l’anno prossimo cercherà di ripetere questa bella esperienza che ha portato alla ribalta della Sala Rubino altri artisti eccezionali come Claudio Fasoli, Franco d’Andrea e un omaggio a Franco Cerri.

Stefano Polesello; Daniele Palmulli e l’On. Chiara Braga sono gli ospiti della seconda parte dello Speciale Pfas di RAM

A Radio Atlanta Milano abbiamo deciso di approfondire il discorso sulle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) per sensibilizzare i nostri ascoltatori e, possibilmente, la maggior parte degli italiani, perché la presenza di questi composti di sintesi è diffusa in tantissimi prodotti industriali, alimentari, e in molti altri manufatti che quasi nessuno sospetterebbe. Recenti studi hanno dimostrato la contaminazione ambientale da queste sostanze nocive nell’acqua di alcuni territori del Veneto, del Piemonte, della Toscana e della Lombardia. Tali sostanze organiche, note anche come perfluorati, risultano impiegate nelle aziende chimiche che producono derivati del fluoro e che nello specifico rappresentano la fonte della contaminazione ambientale suddetta. I perfluorati sono sostanze caratterizzate dalla presenza di una catena alchilica idrofobica completamente fluorurata nella molecola, generalmente costituita da 4 a 16 atomi di carbonio, e da un gruppo idrofilico. La particolare struttura di queste molecole e il forte legame tra fluoro e carbonio le rende particolarmente resistenti al degrado, pertanto i composti PFAS presentano un’elevata persistenza ambientale e capacità di bioaccumulo con effetti tossici sull’uomo di varia natura. I PFAS fanno parte della famiglia di sostanze definite come “interferenti endocrini” in quanto in grado di alterare gli equilibri ormonali; sono inoltre considerati contaminanti chimici emergenti, segnalati come “prioritari” da organismi nazionali ed internazionali. L’elevata idrosolubilità motiva la diffusa presenza di queste sostanze nell’acqua, che rappresenta quindi un importante veicolo di contaminazione. La legislazione riguardante la qualità delle acque destinate al consumo umano (D.Lgs 31/2001) non prevede il controllo di queste sostanze, per le quali quindi non sono stati fissati valori limite di concentrazione; tuttavia la protezione della qualità delle acque prevede anche il rispetto di elementi chimici non espressamente considerati dalla normativa, che possono rappresentare potenziali fattori di rischio. Il caso dei perfluorati è per noi molto interessante e ci risulta per lo meno curioso che in Italia  non esista una regolamentazione per le concentrazioni massime tollerabili per l’acqua potabile di PFOA e di PFOS ; mentre sono già state state fatte prese decisioni a livello nazionale da paesi come: Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Paesi Bassi. Nel nostro paese, sulla base delle indicazioni dell’EFSA (Autorità Europea per […]

Mani Pulite 30 anni dopo. Speciale radiofonico con Maurizio Losa e Piero Colaprico

Lunedì 17 febbraio 1992 l’ingegnere Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio, ricevette nel suo ufficio di via Marostica 8, a Milano, Luca Magni, un piccolo imprenditore di Monza che aveva con sé una busta contenente una tangente di 7 milioni di lire da consegnare al suo interlocutore come “ringraziamento” dell’appalto appena ricevuto. In realtà, la tangente doveva essere di 14 milioni, il 10% della somma che avrebbe fatturato Luca Magni, ma quella cifra fu comunque sufficiente ad incastrare Mario Chiesa che era già stato denunciato dall’imprenditore, stanco di pagare, al procuratore della Repubblica Antonio Di Pietro. La trappola venne preparata con cura, Chiesa non sospettò nulla fino a che non venne bloccato da un gruppetto di investigatori in borghese, appena Magni uscì dall’ufficio, verso le 17,40. Mario Chiesa provò a giustificare il possesso dei 7 milioni, ma senza riuscirci, allora, forse fingendo un malore, chiese di poter andare al bagno, dove provò a sbarazzarsi di una tangente ancora più cospicua, gettando 37 milioni di lire in contanti nella tazza del gabinetto. Chiesa venne arrestato per concussione ed alle 22,16 di quel 17 febbraio di 30 anni fa l’agenzia Ansa diffuse la notizia in tutta Italia: è così che ebbe inizio una lunga stagione di inchieste a cui venne dato il nome di: “Mani Pulite”. Mercoledì 16 febbraio 2022, alle ore 17,45 a RAM abbiamo parlato di Mani Pulite e Tangentopoli soprattutto dal punto di vista mediatico e di come televisioni, radio e giornali hanno vissuto e diffuso le notizie relative alle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto i massimi esponenti politici della cosiddetta “Prima Repubblica”. I nostri ospiti, che hanno vissuto quei giorni concitati nelle sale dei tribunali, negli studi televisivi e radiofonici, negli uffici dei quotidiani e nelle sale stampa, sono Maurizio Losa e Piero Colaprico; due giornalisti le cui considerazioni ci interessano molto, anche per comprendere cosa potrebbe accadere oggi nel mondo dell’informazione e della politica se uno scandalo del genere dovesse ripresentarsi. C’è chi afferma che non è un caso se un evento del genere sia capitato solo 3 anni dopo la caduta del muro di Berlino. Sembrerebbe che gli alleati d’oltreoceano abbiano […]

Andrea Di Nisio e Marco Milioni sono i due esperti che mercoledì 2 febbraio 2022 spiegheranno al pubblico di RAM perché i Pfas sono pericolosi e vanno banditi

Le sostanze perfluoroalchilate, i cosiddetti PFAS, si nascondono nelle nostre fonti di approvvigionamento idrico, si sono fatte strada nelle falde acquifere, nell’acqua potabile, nei terreni e nei prodotti dell’agricoltura, nei pesci, nell’aria che respiriamo e nei nostri corpi. Quanto è reale il pericolo che anche l’area urbana di Milano e i suoi abitanti, al pari delle zone agricole a Sud di Milano, dove si producono le eccellenze degli alimenti biodinamici e dello slow-food,  possano subire una contaminazione chimica estremamente pericolosa come è avvenuto negli anni a partire dal 1966-1967 nella città di Vicenza, nella sua provincia e nelle zone limitrofe della provincia di Padova e Verona? Siamo ancora in tempo per metterci al sicuro dalla tossicità di queste sostanze che si espandono velocemente e fuori controllo, in tutto il Nord Italia? L’Italia recepirà l’invito dell’Europa e dell’ONU per normare in modo molto restrittivo l’utilizzo e la produzione di sostanze chimiche nocive che una volta introdotte nell’organismo umano non possono più essere eliminate? A queste ed ad altre domande, risponderanno gli esperti in PFAS che Tony Graffio ha invitato ai microfoni di Radio Atlanta Milano il giorno 2 febbraio 2022, per sensibilizzare i nostri ascoltatori, dalle ore 18,00 per circa un’ora, ai rischi a cui tutti siamo sottoposti da quando queste sostanze nocive hanno trovato una diffusione totale in ogni ambito industriale e commerciale. Presentiamo i nostri ospiti: ANDREA DI NISIO è un biologo accreditato presso l’Università di Padova con Dottorato in Biologia Evoluzionistica. Dal 2014 è entrato a far parte dell’equipe del prof. Carlo Foresta occupandosi di ricerca nell’ambito dei meccanismi di infertilità maschile e patologie endocrine. Dal 2017 ha iniziato a studiare gli effetti dell’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) sulla salute riproduttiva nell’uomo, approfondendo in particolare gli aspetti molecolari e i meccanismi di interferenza endocrina. Nel 2021 è stato chiamato come consulente dalla commissione parlamentare ecomafie in merito agli aspetti sanitari associati all’inquinamento da PFAS. È autore di diverse pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali di settore. MARCO MILIONI è un giornalista free-lance romano che ha seguito per anni la cronaca e la politica in provincia di Vicenza; è stato firma fissa […]

Speciale Microplastiche a Radio Atlanta: Pierluigi Strafella è uno dei nostri esperti

In occasione dello Speciale “Microplastiche: che cosa sono e come evitarle“, in onda mercoledì 23 giugno 2021, abbiamo invitato a parlare dai nostri microfoni Pierluigi Strafella. Ecco di cosa si occupa. Pierluigi Strafella  è Ricercatore in Ecologia Marina presso il CNR IRBIM di Ancona (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine) dal 2010. Si occupa di valutazione di impatto ambientale dovuto ad attività antropica in mare. È stato imbarcato in più di 100 campagne oceanografiche di campionamento di sedimenti e di fauna, sia sotto costa che offshore, sia su  navi da ricerca che su navi da lavoro. Dal 2012 si occupa di Rifiuti Marini e Plastiche di fondo, specie in Adriatico, valutandone presenza, tipologia, quantità e possibili fonti o attività correlate alla loro distribuzione spaziale in mare. Dal 2017 studia le microplastiche sia nella matrice ambientale che nella fauna marina. Ha studiato la presenza di microplastiche nei mitili (Mytilus galloprovincialis), in microorganismi benthonici (vermi marini) Hediste diversicolor, ed in ultimo negli scampi. Annovera diverse pubblicazioni e conferenze sia scientifiche che di divulgazione, sia nazionali che internazionali. Attualmente tra le diverse attività, si occupa anche di studiare la presenza di microplastiche negli scampi (Nephrops norvegicus) in Adriatico. Tale ricerca ha portato a pubblicare, con il Team del CNR IRBIM, su rivista scientifica internazionale. Ultimo lavoro (2021) sulla rivista Environmental Pollution, Preliminary results on the occurrence and anatomical distribution of microplastics in wild populations of Nephrops norvegicus from the Adriatic Sea. “Le microplastiche hanno invaso la vita di tutti è un nostre dovere conoscerle ed evitarle, per questo abbiamo deciso di parlarne in uno speciale radiofonico che Vi spiegherà chiaramente la gravità e la diffusione di questo problema.” Tony Graffio