Grande successo per la seconda edizione di Cremona Contemporanea Art Week, rassegna dedicata alle arti visive che dal 18 al 26 maggio ha trasformato Cremona in luogo di conoscenza e scoperta, attraverso mostre, incontri ed eventi volti a stimolare il dialogo tra l’arte del presente e l’ampio patrimonio storico-artistico che la città conserva. L’iniziativa, realizzata con la direzione artistica di Rossella Farinotti e il coordinamento di CFAgency, è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura di Cremona con la collaborazione della Provincia di Cremona, della Camera di Commercio di Cremona e di Confcommercio provincia di Cremona.
Il progetto espositivo ha registrato la presenza di oltre 20.000 visitatori, tra cittadini, turisti, professionisti e appassionati d’arte ma anche neofiti e curiosi. Cremona Contemporanea Art Week si conferma un’importante occasione di valorizzazione e promozione del patrimonio artistico cremonese, in Italia e all’estero.
Proseguono i progetti espositivi:
“Hercules” di Patrick Tuttofuoco presso Loggia dei Militi
“Opere Libere” di Federico Cantale presso Triangolo fino al 15 giugno 2024
“Requiem” di Jonas Mekas presso San Carlo Cremona fino al 15 settembre 2024
“Si è appena conclusa la seconda edizione e già si pensa alla prossima. Tra gli organizzatori c’è molta soddisfazione per questo grande progetto realizzato insieme alla città e con un team ben affiatato. Sono stati riattivati luoghi che da anni non erano accessibili al pubblico; si è creata, sia nei weekend che durante la settimana lavorativa, una comunità di visitatori, artisti, cittadini, professionisti dell’arte e curiosi, che ha vissuto la città in maniera attiva grazie alle opere d’arte che costellavano Cremona.
La settimana dell’arte contemporanea cremonese questo anno ha visto una forte partecipazione da parte della città, con il coinvolgimento di 180 volontari che hanno permesso una copertura totale di circa 2.100 ore per tutti i 10 giorni. Durante l’evento, i volontari – di un’età compresa tra i 16 e i 65 anni – hanno svolto con grande entusiasmo e coinvolgimento diverse attività tra cui accoglienza, conteggio dei visitatori e mediazione culturale alle opere esposte.
Al centro dell’iniziativa, 19 importanti artisti contemporanei attivi sulla scena internazionale durante l’Art Week che hanno animato la città con 120 opere, molte delle quali site specific. I protagonisti di quest’anno sono stati: Thomas Berra, Federico Cantale, Victoria Colmegna, Lucia Cristiani, Luca De Angelis, Luca De Leva, Jeremy Deller, Roberto Fassone, Claire Fontaine, Francesco Gennari, Judith Hopf, Michele Lombardelli, Nevine Mahmoud, Jonas Mekas, Daniele Milvio, Ornaghi&Prestinari, Emma Talbot, Patrick Tuttofuoco, Zoe Williams.
Partendo dal cuore della città fino alle zone più decentrate, sono stati 27 i luoghi da scoprire e visitare lungo il percorso di Cremona Contemporanea | Art Week, tra palazzi storici, piazze, musei, gallerie, chiese, laboratori d’antiquariato, teatri, istituti, Università e luoghi in disuso. In particolare, tra le novità dell’edizione 2024: il Teatro di San Luca, Palazzo Vidoni Pagliari, il chiostro della Chiesa del Foppone, Palazzo Stanga Trecco, Palazzo Raimondi – sede del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia – la Scuola di Liuteria, il campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Tempietto di San Luca, Strada Basolata Romana, Antichità Mascarini, Casa Stradivari e il Teatro Ponchielli. A questi si aggiungono luoghi che hanno caratterizzato il percorso della prima edizione, come Palazzo del Comune, San Carlo Cremona, divenuto punto riferimento culturale dell’Art Week e della città, insieme al Museo Archeologico San Lorenzo, Palazzo Affaitati, RobolottiSei, Triangolo, Teatro Filodrammatici, Palazzo Zaccaria Pallavicino – Fasa Architetti, Palazzo Fodri – PQV Fine Art e molti altri.
Grande successo di partecipazione anche per i “progetti Faville”, iniziative realizzate con importanti realtà culturali italiane e internazionali con l’obiettivo di arricchire e ampliare il percorso espositivo della rassegna che torneranno l’anno prossimo con una nuova programmazione. Tra questi: la mostra collettiva No Future che ha raccontato le ultime sperimentazioni di giovanissimi artisti, con una selezione di Ettore Favini e Triangolo, nella storica cornice di Palazzo Guazzoni Zaccaria; la rassegna di documentari d’autore Cinque Maestri realizzata in collaborazione con la piattaforma Audiovisiva e con il teatro Filodrammatici; la mostra collettiva Eterni Femminili realizzata in collaborazione con Longari Arte Milano e Cantore Galleria Antiquaria presso Palazzo Vidoni; l’esposizione Andrzej Steinbach: Figur I organizzata in collaborazione con Galerie Conradi (Amburgo) presso Residenza Torriani; la mostra Far Brillare la Polvere² di SC_NC (Stefano Comensoli e Nicolò Colciago) per Progetto Ludovico; il ciclo di incontri e racconti intimi sulla pittura Bar Cremona con Thomas Braida, Andrea Magnani, Marta Ravasi; il progetto espositivo Testamento di Roberto Amoroso incentrato sui cambiamenti climatici e sul vociare apocalittico dei media; la performance sonora Arethusa di Luciana Elizondo e Fabio Gionfrida che per tutti i giorni dell’Art Week ha animato Palazzo Fodri.
Chi è la direttrice artistica
Rossella Farinotti è una critica d’arte contemporanea e di cinema, curatrice e giornalista. Scrive per magazine e riviste di settore come “Zero”, “Mymovies”, “Exibart”, “Flash Art Italia”. È direttrice esecutiva dell’archivio Gio’ Pomodoro (Milano) dal 2016; consulente curatoriale per Sergio Rossi The Magic Kingdom e per Canali; direttore artistico dei progetti d’arte contemporanea della Cittadella degli Archivi di Milano; docente del corso triennale Promozione per l’arte e la cultura e dei Master in Art Market e Marketing in the Arts presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e di History of Cinema presso la NABA di Milano; nel 2013 pubblica il Quadro che visse due volte, sulla relazione tra arte e cinema. Dal 2008 al 2010 è stata assistente dell’assessore alla cultura di Milano, dove ha lavorato con artisti come Maurizio Cattelan, Shirin Neshat, Tony Ousler, Mimmo Paladino, per citarne alcuni. Negli ultimi anni ha realizzato progetti legati allo spazio urbano (Cittadella degli Archivi, tra cui l’opera permanente La città che sale. Vedovamazzei presenta Boccioni, 2018; Cremona Contemporanea | Art Week dal 2023) e al paesaggio (How Far Should We Go? presso Fondazione ICA Milano, 2022-2023). Ha una laurea in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università Statale di Milano e il diploma di specializzazione in Comunicazione e Organizzazione dell’Arte contemporanea presso l’Accademia di Brera. Negli anni della formazione ha lavorato tra l’Italia e gli Stati Uniti (Chicago).